Tra mazzette e pagamenti in nero, aumenta la corruzione in sanità in tutta Europa. L’Italia, in controtendenza, registra un lieve calo
Mazzette e soldi sottobanco elargite dai pazienti a operatori sanitari e aziende. Sono questi i più diffusi atti illeciti commessi nelle strutture sanitarie di tutta Europa, dove la corruzione in sanità è in aumento. L’Italia, invece, è in controtendenza. Infatti, il nostro paese è agli ultimi posti in Europa sul fronte della corruzione. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge da uno studio condotto dall’Imperial College London, il primo ad esaminare le tendenze dei pagamenti «informali» nei 28 Stati dell’Ue. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Health Affairs.
Il periodo preso in considerazione va dal 2013 e il 2019 in relazione ai cambiamenti nella spesa sanitaria pubblica. I ricercatori hanno analizzato i dati rappresentativi dei sondaggi condotto dall’Eurobarometro, lo strumento sondaggistico della Commissione Europea. Gli esperti hanno scoperto che la prevalenza dei pagamenti informali nei sistemi sanitari dell’Ue è aumentata in quegli anni. Ma la percezione della corruzione è diminuita, con differenze significative tra i Paesi. Un totale di 83.364 cittadini provenienti da ventotto Stati Ue sono stati intervistati e monitorati dall’Eurobarometro, con informazioni divise per gli anni 2013-2017 e 2019. Tra i Paesi che storicamente sono colpiti dal fenomeno corruttivo ci sono la Lituania, la Romania, la Slovacchia e la Germania. Nel 2013, infatti, questi Paesi hanno registrato più episodi di pagamenti illeciti con la Lituania che sfiora il 16% e la Romania il 14% di episodi di pagamenti «informali». Episodi che sono andati man mano diminuendo negli anni successivi.
L’Italia, nei tre anni di riferimento, i pagamenti illeciti superano di poco il 2%, in lieve diminuzione nel 2019. Il sondaggio ha calcolato anche l’andamento della percentuale di intervistati che hanno percepito una corruzione diffusa nel sistema sanitario del proprio paese. Questa volta, l’Italia, in fatto di percepito, supera, nei tre anni, la quota del 50% di cittadini convinti che la corruzione si parte integrante del sistema. Lituania e Romania sono ben consapevoli del degrado del sistema sanitario con soglie dell’80% di percezione sulla corruzione. I cittadini tedeschi, al contrario, sono all’oscuro di quanto avviene nelle strutture sanitarie, con soglie molto basse di percepito che vanno, nel corso dei tre anni e in maniera decrescente, dal 30 al 20 per cento.
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