Salute 14 Ottobre 2019 10:25

Parkinson, Eleopra (SIN): «Identificata proteina responsabile della malattia, al via la sperimentazione della cura per fermarla»

La proteina identificata è la sinucleina, rilevabile non solo nel cervello ma anche nella cute o nella mucosa olfattoria di cui con semplici prelievi si può dosare, identificare. Il vicepresidente SIN: «Nei prossimi 10-15 anni l’incidenza della malattia aumenterà del 30-40%»
di Federica Bosco

Il Parkinson, una delle malattie neurologiche degenerative più frequenti in particolare tra gli uomini, potrebbe avere finalmente una cura efficace grazie ad una terapia a base di anticorpi in grado di rallentarne la corsa. Dagli studi fatti si potrà agire su una proteina, la sinucleina, con terapie a base di anticorpi monoclonali in grado di rallentarne e bloccarne il processo degenerativo. Questa è una delle grosse novità presentate al 50° congresso di Sin che si svolge a Bologna dal 12 al 15 ottobre a cui hanno preso parte i massimi esperti di neurologia.

Il Professor Roberto Eleopra, Vicepresidente della Società Italiana di neurologia (SIN) e Direttore dell’Unità Operativa dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, al riguardo mostra un cauto ottimismo: «La malattia di Parkinson è una malattia degenerativa che ha un’alta frequenza soprattutto nell’età più avanzata della popolazione. Addirittura, si pensa che nei prossimi 10/15 anni aumenterà del 30 /40 percento con l’aumentare della durata della vita. Oggi ci sono tante cure mediche e con soluzioni neurochirurgiche di miglioramento, ma la grossa novità dei ricercatori è rivolta verso una cura in grado di rallentare la malattia. Gli studi più frequenti hanno permesso di identificare una proteina anomala che si accumula, la cosiddetta sinucleina, rilevabile non solo nel cervello ma anche nella cute o nella mucosa olfattoria di cui con semplici prelievi si può dosare, identificare, ma soprattutto anche caratterizzarla come morfologia. Nel senso che certi complessi anomali possono essere tossici per le cellule e questo ha dato luogo a quella che chiamiamo la ricerca traslazionale, cioè dalla ricerca trovare una cura per fermare questa proteina anomala. Già siamo in una fase di prova sull’uomo e probabilmente dal prossimo anno partiranno studi su popolazioni più estese per cercare di vedere se si riesce a rallentare con la speranza bloccare la malattia».

LEGGI ANCHE: PARKINSON, ELIMINARE I TREMORI E’ POSSIBILE. IL PRIMO INTERVENTO ALL’AQUILA

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...