Operato all’ospedale San Salvatore dell’Aquila un 66enne milanese al quale i farmaci non facevano più effetto. «È tornato l’equilibrio – racconta felice Erminio nel video diffuso dall’ospedale – Ora sono felice»
Eliminati i tremori del morbo di Parkinson attraverso un generatore di impulsi in funzione nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. L’intervento, perfettamente riuscito, ha permesso a un 66enne di Milano, malato da tempo di Parkinson e ormai immune ai farmaci, di riacquistare il completo utilizzo di entrambe le mani. Un risultato che ha permesso all’uomo di tornare a praticare la sua passione: suonare la chitarra.
Si tratta del primo intervento in Abruzzo di questo genere, come viene riportato dal sito locale Abruzzoweb.it. «Tutto è cominciato con una chiacchierata con il professor Carlo Masciocchi – ha spiegato Alessandro Ricci, direttore del reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale Civile San Salvatore dell’Aquila – che ha avviato una sperimentazione di questa tecnica per le patologie della mobilità. Il grande merito è però del dottor Abbate, che ha spinto per l’utilizzo di questa tecnica per il Parkinson. Ed è comunque un lavoro di equipe, che ha coinvolto tante persone, che operano nel campo del disordine dei movimenti. Ora gli abruzzesi non dovranno andare fuori regione per avere questa terapia. E più saranno le prestazioni, più si eleverà la qualità e la specializzazione». «È tornato l’equilibrio – racconta felice Erminio nel video diffuso dall’ospedale – Questo intervento mi ha salvato. Ora sono felice».
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Primo passaggio dell’intervento è stato l’inserimento di elettrodi nel cervello del paziente, tramite fori sul cranio, su alcuni nuclei della base dell’encefalo, che regolano il movimento, e che non funzionando bene, causano il tremore ai malati di Parkinson. L’esatta collocazione degli elettrodi è stata programmata attraverso un’accurata fase pre-operatoria, e perfezionata con un sistema di neuronavigazione. Gli elettrodi sono stati collegati poi ad un generatore di impulsi impiantato nel torace. L’intervento è perfettamente riuscito, ora il paziente dovrà sottoporsi ad un periodo di assestamento e riabilitazione.