Salute 30 Marzo 2018 18:21

Il cioccolato fa bene ai bambini? I 5 consigli della pediatra ai genitori per una Pasqua golosa e in salute

In occasione della festività all’insegna delle uova di cioccolato, ecco una serie di consigli ai genitori per dare ai bambini il giusto tipo di cioccolato, nelle dosi adeguate e all’età più corretta

Il cioccolato fa bene ai bambini? I 5 consigli della pediatra ai genitori per una Pasqua golosa e in salute

La Pasqua si avvicina e le uova di cioccolato rappresentano una tentazione irresistibile, mettendo a dura prova soprattutto i più piccoli, che non sanno resistere a tanta dolcezza. I genitori, però, spesso si interrogano su quante golosità sia giusto concedere ai propri bambini. Per questo, il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e la pediatra Lucilla Ricottini, in collaborazione con Consulcesi Club, lanciano una guida affinché il consumo di cioccolato nei bimbi sia adatto alla loro età: infatti, seguendo poche semplici regole, gli fa bene e li rende felici.

DA EVITARE PRIMA DEI 24 MESI DI VITA. Il cioccolato è un alimento composto da grassi, proteine e soprattutto ricco di carboidrati, ovvero zuccheri semplici che lo rendono molto calorico. Va dunque consumato con moderazione già solo per questo motivo e comunque non prima dei 24 mesi di vita del bimbo, perché il fegato dei più piccini non è ancora pronto ad assimilare i grassi saturi. Ma non è questa l’unica ragione per rimandare l’introduzione di questo squisito alimento. Il cioccolato libera istamina e può indurre in alcuni bambini reazioni allergiche quali l’orticaria. Inoltre, il cioccolato contiene alcune sostanze come la caffeina e la teobromina, ad azione eccitante, e la feniletilamina, che è un precursore di numerosi “anfetaminici”. Per i bambini più piccini la cioccolata diventa allora un cocktail troppo eccitante.

IL CIOCCOLATO FA BENE MA ATTENZIONE ALLA QUALITÀ. Dal punto di vista nutrizionale, il cioccolato è un alimento ricco di magnesio, fosforo e flavonoidi, preziosi nel combattere l’azione dei radicali liberi e dunque contrastare l’invecchiamento cellulare. Per i primi assaggi dei bambini è importante, ovviamente, che il cioccolato sia di ottima qualità, preferibilmente di tipo fondente e deve essere somministrato in piccole dosi. Da evitare cioccolatini ripieni di caramello, gianduia ed altre creme, in cui la presenza di grassi e zuccheri è di gran lunga superiore alle sostanze benefiche.

ABITUARE I BAMBINI AL CIOCCOLATO FONDENTE. Il cioccolato fondente, purtroppo, non è amato da tutti i bambini per via del suo sapore amarognolo, ma è quello che contiene la percentuale maggiore di flavonoidi ad azione antiossidante, quantità che scende drasticamente passando al cioccolato al latte o al cioccolato bianco. Per farli abituare gradualmente, i genitori possono preparare biscotti e dolci casalinghi con scagliette di cioccolato fondente.

LA CIOCCOLATA RENDE FELICI (MA NON PRIMA DELLA NANNA). Una delle caratteristiche più conosciute del cioccolato è quella di contenere la serotonina, il neurotrasmettitore che influenza l’umore rendendoci più allegri. Nel caso dei piccoli bisogna stare attenti perché ciò potrebbe provocare un eccitamento eccessivo. Per questo motivo si sconsiglia di mangiare cioccolato nelle ore serali e dopocena per non rischiare di ritrovarsi bambini che non vogliono andare a dormire o pieni di energia fino a tarda notte.

E PER I BAMBINI SOVRAPPESO? Privare i bambini delle uova di Pasqua, anche se hanno qualche chiletto di troppo, è praticamente impossibile anche per i genitori più severi, e genererebbe sentimenti di delusione e isolamento rispetto ai coetanei. Meglio, quindi, preparare in casa delle piccole uova di cioccolato fondente, o anche dei cioccolatini dalle forme divertenti: basta sciogliere a bagnomaria le tavolette di cioccolata e poi versare il cioccolato negli appositi stampi, farlo raffreddare in frigorifero e impacchettare il tutto. È bene che i cioccolatini mischiati con altri elementi quali nocciole e cereali vengano inseriti nell’alimentazione di un bambino tra i 3-5 anni perché contengono una percentuale maggiore di grassi e, alla lunga, possono contribuire all’aumento del colesterolo cattivo e favorire l’obesità. Se il tempo lo permette, i genitori possono organizzare anche una bella “caccia alle uova”: uno spazio all’aperto sarà la cornice ideale per nascondere (ma non troppo) piccole uova colorate e qualche giocattolo. Anche i bambini paffutelli saranno felici di camminare e correre per recuperare il tesoro nascosto, compensando il consumo di qualche golosità in più con una bella passeggiata.

La dottoressa Lucilla Ricottini è membro del comitato scientifico del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione, nonché responsabile del corso FAD (Formazione a Distanza) “La relazione pediatrica: pillole di comunicazione medico-paziente”, realizzato in partnership con Consulcesi Club e on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it. “La relazione pediatrica: pillole di comunicazione medico-paziente” si aggiunge all’ampio catalogo di oltre 150 corsi FAD offerti dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione.

LEGGI ANCHE: PASQUA E VACANZE: LE 10 REGOLE DA INSEGNARE AI BAMBINI

 

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