L’Agenzia europea per i medicinali ha dato il via libera all’uso di faricimab in siringa preriempita monodose per tre patologie retiniche: la degenerazione maculare legata all’età neovascolare o “umida”, l’edema maculare diabetico e l’edema maculare conseguente a occlusione venosa retinica. Faricimab è il primo anticorpo bispecifico approvato per uso oculare
Disco verde dall’EMA per faricimab 6,0 mg siringa preriempita (PFS) monodose per l’utilizzo nel trattamento della degenerazione maculare legata all’età neovascolare o “umida” (nAMD), dell’edema maculare diabetico (DME) e dell’edema maculare conseguente a occlusione venosa retinica (RVO).
Nel complesso queste tre patologie colpiscono oltre nove milioni di persone nell’Unione europea, con un impatto devastante su pazienti, familiari e caregiver. Faricimab è il primo anticorpo bispecifico approvato per uso oculare.
“L’approvazione nell’UE di faricimab in siringa preriempita offre agli oftalmologi una comoda modalità di somministrazione del trattamento per le persone che soffrono di tre delle principali cause di perdita della vista”, afferma Levi Garraway, Chief Medical Officer e Head of Global Product Development di Roche, “Questa somministrazione semplificata potrebbe quindi contribuire ad alleviare il carico terapeutico per i pazienti e gli specialisti della retina”.
Faricimab PFS fornisce agli oftalmologi il primo e unico ago con marcatura CE per l’iniezione intravitreale. La siringa preriempita di faricimab consente di somministrare, in un formato alternativo pronto all’uso, lo stesso farmaco contenuto nei flaconcini di faricimab da 6,0 mg attualmente disponibili.
Faricimab in siringa preriempita monodose è stato approvato per la prima volta per la degenerazione maculare legata all’età neovascolare o “umida”, l’edema maculare diabetico e l’edema maculare conseguente a occlusione venosa dalla FDA a luglio 2024.
Nell’Unione europea faricimab PFS sarà la prima e unica siringa preriempita contenente un anticorpo bispecifico per il trattamento di patologie retiniche che possono causare cecità.