I vertici della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri pongono l’accento su una serie di criticità. Il presidente Anelli: «Contrari al fatto che i giovani medici possano entrare nel SSN senza un’adeguata formazione e sbalorditi del giudizio sull’Accordo collettivo nazionale della medicina generale»
«Pensiamo che sia un Patto della Conservazione più che un Patto del Cambiamento». La stroncatura arriva dsl presidente FNOMCeO Filippo Anelli alla vigilia della maratona di incontri che porterà all’approvazione del Patto per la Salute, l’accordo programmatico e finanziario voluto dal Ministro della Salute, Giulia Grillo.
«Abbiamo dato una serie di suggerimenti al Ministro proprio per fare quel cambio di passo che ha più volte preannunciato», ha spiegato ai microfoni di Sanità Informazione il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri a margine degli Stati Generali della professione medica, che si sono svolti a Roma. «Ci sembra questo Patto sia più conservatore. Rispecchia quelle che erano le linee che in questi anni si sono sviluppate. Crediamo invece che bisogna liberalizzare molto di più, coinvolgere di più i professionisti che sono completamente esclusi. Condividiamo l’ipotesi di modificare la governance del sistema, ma non nella visione che è espressa nel Patto, bensì nel dare maggiore responsabilità al medico».
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Nel merito delle proposte «siamo assolutamente contrari al fatto che i giovani medici possano entrare nel Servizio sanitario nazionale senza un’adeguata formazione – continua il presidente Anelli -. Siamo assolutamente sbalorditi sul giudizio dato sulla medicina generale che ritiene l’Accordo collettivo nazionale di ostacolo addirittura a quello che è l’erogazione dei livelli di assistenza territoriale. Queste ci sembrano delle criticità che abbiamo rilevato e che potrebbero essere cambiate e qui c’è tutta la nostra disponibilità a dare il supporto necessario al Ministero»
Duro anche il giudizio del segretario nazionale FNOMCeO, Roberto Monaco: «Abbiamo detto un secco no a questo Patto per la Salute che non vede la professione coinvolta. Penso che se la sanità deve andare avanti, non può andare avanti senza i medici. Non esiste sanità senza medici, non esiste un ospedale che può rimanere aperto senza medici, non esiste una tutela della salute senza il ruolo del medico. Noi ci aspettiamo che il Governo e il Ministro abbiano voglia di intraprendere questo percorso insieme alla professione, noi siamo pronti a farlo. Siamo consulenti gratuiti delle Istituzioni e vorremmo portare il nostro supporto e il nostro apporto ad un Patto che in questo momento si ha bisogno per la tutela davvero dei diritti che bisogna garantire al cittadino».