Una denuncia contro la pseudoscienza che ha trovato alleati inaspettati. Tra i punti quello di «non sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina». No vax contestano scelta del leader M5S. Il Presidente della Commissione Sanità: «Ci sarà sempre qualcuno che dissentirà, ma dobbiamo cercare la verità»
Un ‘patto per la scienza‘ proposto dall’immunologo Roberto Burioni per sostenere la ricerca scientifica e contrastare la pseudomedicina. Tra i firmatari anche Matteo Renzi e, a sorpresa, Beppe Grillo.
L’adesione al manifesto da parte del leader storico di M5S e dell’ex premier ha lasciato piacevolmente stupito lo stesso Burioni che sul suo sito Medicalfacts scrive: «Oggi è successa una cosa molto importante: Beppe Grillo (sul suo blog) e Matteo Renzi hanno sottoscritto (insieme a molti altri), un patto a difesa della scienza – scrive il medico -. Perché ci si può dividere su tutto, ma una base comune deve esserci. Perché non ascoltare la scienza significa non solo oscurantismo e superstizione, ma anche dolore, sofferenza e morte di esseri umani».
Nel patto le forze politiche si impegnano a «sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità, che non ha alcun colore politico», ma anche a «governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati, che, con affermazioni non-dimostrate e allarmiste, creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica». Intanto la scelta di unirsi al coro ‘della scienza’ da parte del fondatore del Movimento ha destato perplessità tra alcuni no-vax che sui social hanno manifestato il loro disappunto.
Il testo promosso da Burioni impegna le forze politiche su cinque punti:
«Una bellissima notizia, perché un patto anti fake news aiuta tutti, aiuta i medici, aiuta i pazienti, aiuta la popolazione – commenta il presidente della Commissione Sanità del Senato Pierpaolo Sileri – Era qualcosa di necessario perché negli ultimi anni ci sono state le fake news generate spesso dal dottor Google ma anche a volte da scienziati che hanno pubblicato lavori non credibili con risultati falsi, mi viene in mente quello sui vaccini. Hanno seminato il panico nella popolazione. La gente ha bisogno di risposte chiare, innalzare dei muri da parte degli scienziati e dire ‘abbiamo ragione noi, è così è basta’, dall’altra parte dire ‘voi ci date notizie false’ non serve a nessuno. I muri non si innalzano, i muri si buttano giù. E quindi credo che questa sia un’ottima cosa per far comunicare. Gli scienziati si aprono verso le persone dando informazioni anche in un linguaggio più semplice, ma la popolazione dall’altro lato dev’essere pronta ad ascoltare notizie credibili». Sugli eventuali dissensi dei gruppi No Vax, Sileri commenta: «Ci sarà sempre qualcuno che dissentirà, ma dobbiamo cercare sempre la verità: negli ultimi anni è cresciuto il disagio della popolazione che non ha avuto le giuste risposte, che siano credibili e non vincolate a chi produce i farmaci».