Recine (psicoterapeuta): «Durante la stagione estiva il nostro corpo, complice la luce del sole presente in modo più intenso e per molte più ore, produce più serotonina, l’ormone della felicità. Al contrario, d’inverno, in presenza di meno luce naturale, il nostro corpo è portato a generare più melatonina, associata a tranquillità, stabilità e serenità»
Dovrebbe essere il periodo più bello e atteso dell’anno, eppure può trasformarsi in un incubo nel giro anche di pochi minuti. Basta una parola fuori posto a scatenare anche il peggiore dei litigi. È proprio durante le vacanze, infatti, che non solo si discute di più ma è anche più facile lasciarsi tentare dal tradimento. Perché? Ce lo spiega Alessandra Recine, psicoterapeuta, sessuologa, socia-fondatrice della Società italiana di sessuologia e psicologia (Sisp) di Roma.
Partiamo dalla matematica. «Si litiga di più perché si trascorre molto più tempo insieme – spiega l’esperta -. Durante tutto l’anno, le coppie si incontrano e rincontrano, pur vivendo nella stessa casa, soltanto di sera e nel weekend. Nel corso della settimana, sempre sopraffatti da numerosi impegni, durante la cena e prima di andare a dormire si ha poco tempo anche solo per chiacchierare, figuriamoci per litigare. Nel weekend, poi, pur trascorrendo molte più ore insieme, si tende a mantenere saldi sia le proprie abitudini che i propri equilibri».
In vacanza, infatti, è proprio l’assenza di una routine prestabilita a poter mandare in tilt la coppia. «L’errore che spesso si commette e che trascina nelle peggiori crisi è il pensare di dover necessariamente trascorrere tutto il proprio tempo insieme – sottolinea la psicoterapeuta -. Ma non è così. Esattamente come nella vita di tutti i giorni, anche in vacanza, ognuno deve dedicare del tempo esclusivo a sé. Questo non vuol dire trascurare l’altro, ma semplicemente decidere di soddisfare almeno una propria personale esigenza, anche semplice, come praticare uno sport, leggere un libro, fare una passeggiata». Ma se prendersi cura di sé, almeno un po’, da un lato evita di innescare malcontenti, dall’altro può non essere ben accettato da entrambi i partner. «La ricetta è nel dialogo – assicura Recine -. Comunicare all’altro ciò di cui si ha bisogno, trovando un punto d’incontro comune». In altre parole, un minimo di organizzazione è necessario anche in vacanza.
Se poi non si è semplicemente in coppia, ma in famiglia con uno o più figli al seguito, questa organizzazione deve trasformarsi in una vera e propria progettazione degli spazi e dei tempi. «Per evitare che uno dei due partner possa sentirsi maggiormente sopraffatto dall’accudimento dei bambini è consigliabile una chiara divisione dei compiti – consiglia la specialista -. Questo perché, anche in presenza di figli, non bisogna trascurare se stessi. È quindi necessario accordarsi affinché in alcuni momenti, anche se brevi e circoscritti, ci si possa “staccare” dalla famiglia per dedicarsi ad una propria passione. Ovviamente, questi attimi di evasione devono essere divisi equamente tra l’uomo e la donna. E, laddove possibile, oltre a situazioni di svago individuale, sarebbe salutare per la coppia ritagliarsi dei momenti romantici in due», aggiunge Recine.
Durante le vacanze è importante mantenere la calma ed evitare che la coppia possa scoppiare non solo per non rovinarsi le ferie, ma anche per tenere alla larga ogni tentazione di tradimento. Lo dicono statistiche e sondaggi: in estate si tradisce di più. Ed anche qui la domanda sorge spontanea: perché? «Dietro il tradimento si cela spesso un malcontento di uno o entrambi i partner. Può essere anche un tentativo di trasmettere un messaggio all’altra persona. Ancora, un modo per esorcizzare sensazioni di solitudine, noia o insoddisfazione. In altre parole, il tradimento non fa altro che conclamare una crisi di coppia già iniziata da tempo e che in estate, proprio per il maggior tempo a disposizione, finisce per emergere con molta più facilità», dice Recine.
Ma non è tutto. Oltre ad una motivazione di tipo relazionale, ce n’è anche una di natura biologica che ci spinge a tradire di più in estate che in inverno. «Durante la stagione estiva, il nostro corpo, complice la luce del sole presente in modo più intenso e per molte più ore, produce più serotonina, sostanza comunemente conosciuta come ormone della felicità. La serotonina non solo ci porta a sperimentare maggiormente sensazioni di benessere, ma ci spinge anche a cercarlo, inducendoci (o illudendoci) a pensare che dietro l’angolo ci possa essere qualcosa di più bello di ciò che già abbiamo di fronte. Al contrario, d’inverno, in presenza di meno luce naturale, il nostro corpo è portato a produrre più melatonina, proprio per sopperire alla carenza di sole. A questa sostanza, al contrario della serotonina, vengono più facilmente associate emozioni come tranquillità, stabilità, serenità, che sembrerebbero indurre le coppie a discutere molto meno ed a coccolarsi di più».
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