Piano Vaccini, Ricciardi (ISS) conferma: «I medici che li sconsigliano saranno rimossi»
Il Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi ribadisce l'importanza dei vaccini. «Sensibilizzazione e formazione. Successivamente, però, sconsigliare i vaccini diventa, da parte di un medico, un’infrazione alla deontologia professionale»
«I medici che sconsigliano i vaccini saranno rimossi». Lo ha confermato Walter Ricciardi, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), a margine del convegno dal titolo “Ricerca e Informazione sulle malattie infiammatorie croniche dell’intestino”, promosso al Senato dalla Fondazione Amici Italia Onlus. Commentando ai microfoni di Sanità Informazione l’approvazione in Conferenza Stato-Regioni del “Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017-2019”, il professor Ricciardi ha affrontato anche il tema delle sanzioni previste per i medici “anti-vax”.
«Confermo che sono nel piano nazionale», ha risposto Ricciardi specificando che: «Prima è prevista una attività di sensibilizzazione e formazione. Successivamente, però, sconsigliare i vaccini diventa, da parte di un medico, un’infrazione alla deontologia professionale. Quindi – ha aggiunto –, se questo medico lavora per il Servizio sanitario nazionale si potrà anche arrivare ad una rottura degli accordi contrattuali. Di conseguenza, questo medico potrà essere richiamato e sanzionato dall’ordine dei medici e, eventualmente, anche subire sanzioni disciplinari fino alla rimozione. Quanto approvato nel piano ci consente di fare anche questo».
Più in generale, riguardo il via libera della Stato-Regioni, il presidente dell’ISS ha parlato di «un bel risultato, sicuramente il più grande pacchetto di prevenzione vaccinale che esista al mondo. Certo, ci siamo arrivati dopo un percorso un po’ faticoso: ci abbiamo messo quasi quattro anni per portarlo a compimento. Ecco – ha concluso Ricciardi –, forse sui tempi possiamo migliorare, ma credo che la volontà di arrivare ad una soluzione sia stata dimostrata nei fatti da tutti».
Garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni nelle fasce d’età e popolazioni a rischio indicate, anche attraverso forme di revisione e di miglioramento dell’efficienza dell’approvvigionamento e della logistica del sistema vaccinale aventi come obiettivo il raggiungimento e il mantenimento delle coperture descritte più oltre
Aumentare l’adesione consapevole alle vaccinazioni nella popolazione generale, anche attraverso la conduzione di campagne di vaccinazione per il consolidamento della copertura vaccinale
Contrastare le disuguaglianze, promuovendo interventi vaccinali nei gruppi di popolazioni marginalizzati o particolarmente vulnerabili
Completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali, interoperabili a livello regionale e nazionale, tra di loro e con altre basi di dati (malattie infettive, eventi avversi, residente/assistiti)
Migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili con vaccinazione
Promuovere, nella popolazione generale e nei professionisti sanitari, una cultura delle vaccinazioni coerente con i principi guida del presente Piano, descritti come ’10 punti per il futuro delle vaccinazioni in Italia’
Sostenere, a tutti i livelli, il senso di responsabilità degli operatori sanitari, dipendenti e convenzionati con il SSN, e la piena adesione alle finalità di tutela della salute collettiva, che si realizzano attraverso i programmi vaccinali, prevedendo adeguati interventi sanzionatori qualora sia identificato un comportamento di inadempienza
Attivare un percorso di revisione e standardizzazione dei criteri per l’individuazione del nesso di causalità ai fini del riconoscimento dell’indennizzo, ai sensi della legge 210/1992, per i danneggiati da vaccinazione, coinvolgendo le altre istituzioni competenti (Ministero della Difesa)
Favorire, attraverso una collaborazione tra le Istituzioni Nazionali e le Società Scientifiche, la ricerca e l’informazione scientifica indipendente sui vaccini.
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