Può sembrare lo «sgarro» più innocuo che ci si può concedere, magari durante una vacanza, ma la siesta può essere aggiunta all’elenco delle abitudini più malsane. A meno che non si faccia un pisolino di meno di 30 minuti. Una ricerca del Brigham and Women’s della Harvard Medical School, pubblicata sulla rivista Obesity, mostra che fare pisolini più lunghi aumentano le probabilità di essere in sovrappeso, soffrire di pressione alta e diabete
Può sembrare lo «sgarro» più innocuo che ci si può concedere, magari durante una vacanza, ma la siesta può essere aggiunta all’elenco delle abitudini più malsane oltre all’abuso di alcol e al consumo di cibo spazzatura. A meno che non si faccia un pisolino di meno di 30 minuti. Una ricerca del Brigham and Women’s della Harvard Medical School, pubblicata sulla rivista Obesity, mostra che fare pisolini più lunghi aumentano le probabilità di essere in sovrappeso, soffrire di pressione alta e diabete.
I ricercatori hanno esaminato i dati di 3.275 adulti della regione spagnola di Murcia. Gli studiosi hanno raccolto dettagli riguardanti i loro sonnellini e altri fattori relativi allo stile di vita. Sono arrivati così a classificare il campione in tre categorie: «nessuna siesta», «pisolini più brevi di 30 minuti» e «pisolini più lunghi di 30 minuti». Dai risultati è emerso che coloro che indugiano in pisolini lunghi hanno un indice di massa corporea più alto e hanno maggiori probabilità di sviluppare la sindrome metabolica – una combinazione di diabete, ipertensione e obesità – rispetto a quelli che facevano sonnellini brevi o nessuno. Questo espone le persone a un rischio maggiore di complicanze coronariche, come infarto e ictus. Tuttavia, coloro che hanno fanno pisolini brevi non hanno mostrato segni di aumento del rischio.
I ricercatori hanno scoperto che coloro che hanno fatto lunghe sieste tendono a fare pasti serali tardivi e poco prima di andare a letto, nonché ad assumere un maggiore apporto calorico all’ora di pranzo e a fumare. «Questo studio mostra l’importanza di considerare la durata della siesta e solleva la questione se i sonnellini brevi possano offrire benefici unici», dice Frank Scheer dell’ospedale Brigham and Women’s della Harvard Medical School. «Molte istituzioni si stanno rendendo conto dei vantaggi dei pisolini brevi, principalmente per la produttività del lavoro, ma sempre più anche per la salute generale. Se gli studi futuri confermeranno ulteriormente i vantaggi delle sieste più brevi – conclude – penso che ciò potrebbe essere la forza trainante dietro la scoperta di durate ottimali del pisolino e un cambiamento culturale nel riconoscimento degli effetti sulla salute a lungo termine e degli aumenti di produttività che possono derivare da questo comportamento».
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