A Roma oggi presentate le proposte dell’Osservatorio nazionale Ms per l’Innovazione, la Salute pubblica e la Sanità per accelerare sulla Missione 6
Gli investimenti e le misure previste dal Pnrr sulla salute sono in lampante ritardo sulla tabella di marcia, e il rischio concreto è che a farne le spese siano i pazienti. Dall’assistenza territoriale a quella domiciliare, soprattutto per i pazienti fragili e anziani, sono ancora troppi i progetti fermi alle griglie di partenza. L’ultima relazione della Corte dei Conti, infatti, delinea un tasso di realizzazione fermo al 12% delle risorse disponibili da qui al 2026. In particolare, nella Missione 6, dedicata alla Salute, la spesa è praticamente assente (79 milioni su 15.626, quindi lo 0,5%).
Per raggiungere gli obiettivi il programma prevede ora un’impennata della spesa, dai 20,44 miliardi dei primi tre anni ai 40,908 di quest’anno sino ai 46-48 miliardi annui del 2024-25. Un’accelerazione a cui non sembra credere però nemmeno il Governo vista la difficoltà di spesa per 100 miliardi e l’avvio del negoziato con la UE per una revisione sostanziale del piano. A questo si aggiungano i problemi delle risorse per la costruzione degli ospedali di Comunità aggravati dall’aumento dei costi in edilizia e i nodi delle Case di Comunità in cui i MMG dichiarano sostanzialmente di non volere andare così come stabilito dal DM77 (elaborato dall’Agenas ma non firmato dalla Conferenza Stato/Regioni).
Da qui le 5 proposte dall’Osservatorio nazionale Ms per l’innovazione, la Salute pubblica e la Sanità presentate stamani a Roma a politici, parlamentari, dirigenti di Sanità pubblica, presidenti di società scientifiche, esponenti della Medicina universitaria, ospedaliera e territoriale. Un’iniziativa del gruppo dirigente dell’Osservatorio tra cui presenti Rossana Boldi già Vice Presidente Commissione Affari sociali della Camera, Walter Locatelli, della Direzione scientifica, Anna Maria Parente, responsabile dei Progetti Istituzionali e Innovativi, Enrico Rossi già presidente della Regione Toscana e oggi responsabile delle Relazioni con le Regioni e le Autonomie del Centro studi:
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato