E’ stato il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a dare avvio ai lavori per la realizzazione del pronto soccorso del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico dando per primo una picconata a una simbolica parete. Il nuovissimo Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) di I livello amplierà la rete dell’emergenza nel quadrante sud ovest di Roma completando l’offerta assistenziale del Policlinico […]
E’ stato il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a dare avvio ai lavori per la realizzazione del pronto soccorso del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico dando per primo una picconata a una simbolica parete.
Il nuovissimo Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) di I livello amplierà la rete dell’emergenza nel quadrante sud ovest di Roma completando l’offerta assistenziale del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e accrescendone il radicamento territoriale.
Il nuovo Pronto soccorso, posto in via Àlvaro del Portillo, inserisce il Policlinico nella rete dell’Emergenza-urgenza come DEA di I livello e nelle reti tempo dipendenti (Trauma, Ictus e quella per l’Infarto e le emergenze cardiovascolari). Il nuovo DEA è al centro di un bacino potenziale di circa 300mila residenti e si stima possa avere 45mila accessi annui.
I lavori si concluderanno nel 2019 e l’attivazione del pronto soccorso è prevista per i primi mesi del 2020. La struttura sarà realizzata con un investimento di 10 milioni di euro, derivanti prevalentemente da indebitamento e attività di fund raising dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.
Oltre al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, alla cerimonia di avvio dei lavori hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’amato, il direttore generale della Sanità Renato Botti e la direttrice della Asl RM2 Flori Degrassi. Per l’Università Campus Bio-Medico di Roma erano presenti il presidente Felice Barela, il direttore generale del Policlinico Paolo Sormani, il direttore sanitario Lorenzo Sommella e il Rettore Raffaele Calabrò. Mons. Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare con delega alla pastorale sanitaria, ha benedetto la struttura.
Il Dipartimento di Emergenza e Accettazione occuperà un’area di circa 2100 metri quadrati all’interno dell’edificio del Policlinico Universitario. Anche nel pronto soccorso come in tutto il Policlinico il paziente sarà realmente al centro delle cure e massima attenzione verrà rivolta al confort durante l’attesa e all’utilizzo delle più moderne tecnologie: il Triage sarà dotato di sale di prima visita, accoglienza dotata di area ristoro, monitor informativi e spazi disegnati come piccoli salotti.
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Moderna anche l’organizzazione degli spazi col pronto soccorso che è collocato in prossimità delle sale operatorie, di Radiologia interventistica e di Emodinamica. Inoltre il Pronto soccorso è dotato di un Servizio di diagnostica per immagini dedicato, caratterizzato dalla presenza di una innovativa TAC 300 strati ad altissime prestazioni.
Con Il DEA di I livello il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico passa da ospedale prevalentemente di elezione a struttura in grado di gestire le emergenze grazie a un DEA che offre al paziente la possibilità di una diagnostica approfondita e servizi che garantiscono che la permanenza si svolga con modalità in grado di garantire elevati standard di riservatezza e confort.
Il Pronto Soccorso sarà dotato di 8 letti di Osservazione breve intensiva (OBI) per pazienti affetti da sindromi acute bisognose di trattamento ed osservazione, e 16 in Holding Area per quelli che attendono il posto letto per il ricovero, gli spazi del Pronto Soccorso sono organizzati in base ai livelli di gravità e assicurano la massima riservatezza. Complessivamente, con l’attivazione del nuovo DEA, il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico potrà assicurare una più articolata gamma di risposte di salute e passerà dagli attuali 300 posti letto a 350 posti.
Grande attenzione sarà riservata anche all’accessibilità. Il nuovo pronto soccorso del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico sarà infatti dotato di un parcheggio da 40 posti con stalli riservati a persone con disabilità e donne in gravidanza. L’eliporto, idoneo al volo diurno e notturno, è posto a pochi metri dall’ingresso del Dea. All’esterno è prevista un’area attrezzata per i bambini mentre all’interno le aree di attesa assicureranno privacy e confort per gli accompagnatori. Previsti inoltre 3 percorsi dedicati alle persone più fragili: malattie infettive, box pediatrico e area riservata ai codici rosa per le vittime di violenza.
Il Dea del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico rappresenta una significativa novità per il sistema dell’emergenza sanitaria nel Lazio, e in particolare per il quadrante sud-ovest della Capitale. Il nuovo Pronto soccorso farà riferimento alla ASL Roma 2 (1.3 milioni di residenti) ed in particolare servirà parte del IX Municipio di Roma integrando l’offerta nella rete dell’emergenza sul territorio.
«Con il completamento del Dipartimento Emergenza e Accettazione si apre per il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico una nuova stagione di integrazione totale con le reti assistenziali del Lazio portando in dote la vocazione di servizio e le esperienze internazionali sviluppate con collaborazioni paritetiche con i più importanti centri di ricerca e di assistenza. Assieme al Polo di Radioterapia oncologica sulla Prenestina, al Centro di medicina del benessere di prossima apertura in centro a Roma e dell’hospice per le cure palliative, il nuovo Dea rappresenta una risposta di salute a trecentosessanta gradi per mettere davvero la persona al centro, declinando così la nostra missione: la scienza per l’uomo». Lo ha detto Paolo Sormani, direttore generale del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.
«L’attivazione di un Dipartimento di Emergenza e Accettazione all’Università Campus Bio-Medico di Roma rappresenta una novità importante su due versanti: il primo quello dell’assistenza verso i cittadini che potranno contare su un nuovo pronto soccorso, il secondo per la possibilità per gli studenti e gli specializzandi di medicina, gli studenti di scienze infermieristiche e delle professioni sanitarie di poter vivere e formarsi come professionisti e come persone in un contesto di profonda simbiosi tra accademia e policlinico universitario, anche in vista del progressivo potenziamento ulteriore delle risposte di salute per i cittadini». Lo ha detto Raffaele Calabrò, Rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.