I farmaci che contrastano l’acidità di stomaco sono potenzialmente pericolosi per la salute. Lo rende noto una ricerca dell’University College London e dell’Università scozzese di Dundee. Le persone che assumono questi farmaci hanno fino a quasi 4 volte più probabilità di essere colpiti da intossicazione alimentare
Si sente frequentemente parlare di pompa protonica, ma di cosa si tratta? La pompa protonica è una proteina integrale di membrana, in grado di spostare i protoni attraverso la membrana di una cellula. Anche definita enzima H+/K+-ATPasi (idrogeno-potassio adenosintrifosfatasi), la pompa protonica è alla base del rilascio di acido cloridrico da parte delle cellule parietali ed è strettamente connessa ai fenomeni acuti o cronici di gastrite, un’infiammazione della mucosa dello stomaco provocata da diversi fattori fra cui il batterio Helicobacter Pylori. Questo batterio definito ‘GRAM-negativo’ può colonizzare la mucosa dello stomaco e provocare numerose infezione di diversa entità, da semplici ulcere al cancro allo stomaco.
In questo quadro, importante soffermarsi sugli effetti degli inibitori della pompa protonica, quei farmaci anti-acidi finalizzati al trattamento del reflusso gastroesofageo, comunemente utilizzati da un’ampia fetta di popolazione. Questi medicinali sono stati oggetto di numerose polemiche negli ultimi tempi, infatti uno studio recente condotto dall’University College London e dall’Università di Dundee (Scozia), ha rilevato che le persone che ne fanno uso hanno fino a quasi 4 volte più probabilità di essere colpiti dal Campylobacter, il più conosciuto batterio responsabile di intossicazione alimentare. Inoltre questi inibitori favorirebbero la vulnerabilità dei pazienti nei confronti dell’E.coli., batteri che risiedono potenzialmente nella carne poco cotta e che possono essere, in alcuni casi, anche mortali.
La ricerca, condotta su oltre 500mila pazienti, ha segnalato un aumento sintomatico dei casi d’intossicazione alimentare tra le persone che prendono i farmaci anti-acidi che possono inoltre essere la causa di Salmonella (presente nel pollame, uova e latte) e Sighella (presente nell’insalata). Insomma è stato innescato un allarme che si sta progressivamente diffondendo. Finora gli inibitori della pompa protonica sono stati reputati inoffensivi ma negli ultimi tempi una serie di effetti collaterali è stata collegata a questo genere di farmaci e su questo rischio non è stata ancora fatta del tutto chiarezza.