Salute 5 Luglio 2022 15:32

Porpora Trombotica Trombocitopenica, Angelucci (ematologo): «Malattia rara subdola. Prima si arrivava al 15% di mortalità all’esordio»

«Si manifesta con sintomi aspecifici e generici, spesso trascurati dal paziente stesso. La diagnosi precoce e accurata è fondamentale per la guarigione dalla Porpora trombotica trombocitopenica» spiega il Direttore dell’UO Ematologia dell’IRCCS Policlinico S. Martino di Genova a Sanità Informazione

La Porpora Trombotica Trombocitopenica (PTT) è una rara malattia autoimmune del sangue causata dalla carenza di una proteina, l’ADAMTS13. Esiste una forma congenita (cPTT o sindrome di Upshaw-Schulman) ed una forma acquisita (aPTT), autoimmune.

È una patologia ingannevole, con un grande impatto sulla qualità di vita dei pazienti. Emanuele Angelucci, Vice Presidente della SIE e Direttore dell’UO Ematologia dell’IRCCS Policlinico S. Martino di Genova chiarisce a Sanità Informazione l’importanza della diagnosi certa e tempestiva della aTTP. In aggiunta, elenca la necessità di una sempre più stretta collaborazione tra Pronto Soccorso ed Ematologia ed evidenzia il grande lavoro della Società italiana ematologia (SIE) che ha prodotto diverse linee guida sulla Porpora Trombotica Trombocitopenica.

Dottore, perché è fondamentale effettuare una diagnosi appropriata e rapida della aTTP?

«L’importanza della diagnosi tempestiva della Porpora Trombotica Trombocitopenica è fondamentale per diversi motivi. Il primo è che la rappresentazione è spesso subdola. Si manifesta con sintomi aspecifici e generici che non sempre fanno pensare a questa patologia rara, non nelle comuni diagnosi che si fanno. L’intervento precoce è fondamentale e comporta la guarigione dalla patologia. Permette, quasi sempre, una restitutio in integrum di tutte le funzioni organiche. Al contrario, se si lascia andare troppo avanti la malattia si vedono situazioni che non sono più recuperabili. Prima dell’avvento del nuovo farmaco che oggi abbiamo a disposizione, la Porpora Trombotica Trombocitopenica comportava circa il 15% di mortalità all’esordio. Era sempre dovuta ad una diagnosi ritardata ma non per un problema organizzativo o clinico ma proprio perché i sintomi di presentazione spesso sono subdoli e vengono trascurati dal paziente stesso. Non sempre c’era una possibilità di recupero».

Qual è la situazione attuale in merito alla Porpora Trombotica Trombocitopenica?

«Adesso va meglio per diversi motivi. Il primo è che si è diffusa la conoscenza. Il secondo è la presenza di un test di laboratorio, quello dell’ADAMTS1 per riconoscerla. Questo test permette una diagnosi di certezza. Il problema è che non è completamente diffuso sul territorio. Terzo motivo, perché abbiamo nuove armi terapeutiche a disposizione».

Quali sono le linee guida della Società italiana di Ematologia (SIE)?

«Per capire bene l’importanza delle linee guida della Società italiana di Ematologia (SIE) bisogna fare una premessa. In letteratura ci sono moltissime linee guida di tante società scientifiche nazionali e internazionali sui più svariati argomenti. Spesso, però, non tutte vengono aggiornate e qualche volta sono anche in conflitto. Quindi bisognava mettere ordine. La legge Bianco Gelli di qualche anno fa ha messo ordine in questo senso stabilendo che dal punto di vista medico legale le linee guida di riferimento sono quelle nazionali pubblicate sul sito del ministero della salute nel programma nazionale linee guida. Chi fa queste linee guida? Le società scientifiche accreditate producono queste linee guida secondo un meccanismo certificato di qualità e devono essere anche in grado di aggiornarle continuamente. Cosa sono le linee guida? Non sono protocolli stretti obbligatori ma sono linee di indirizzo di come il medico deve comportarsi nell’ambito di problematiche diagnostiche e terapeutiche. In questo senso la SIE ha fatto un lavoro molto importante e ne va dato credito alla società e al suo presidente Paolo Corradini. Il lavoro, in questo senso, ha prodotto diverse linee guida di cui uno sulla porpora trombotica trombocitopenica. E questo è molto importante perché, ricordo, si tratta di una patologia rara e di diagnosi non sempre facilissima all’esordio. E, come abbiamo visto, la diagnosi precoce è fondamentale.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Celiachia: aumenta la stima dei casi, 600mila. Dal Sige nuove linee guida su diagnosi e terapia
La dieta senza glutine resta la terapia da seguire per i pazienti affetti da celiachia. Alla diagnosi, alla terapia e al follow-up della malattia e della dermatite erpetiforme, la Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva (Sige), in collaborazione con altre società scientifiche, ha dedicato un documento contenente le Linee guida nazionali, presentato questa mattina nella Sala Caduti di Nassirya del Senato
di V.A.
Malattia di Crohn, prime linee guida Usa su test per monitoraggio infiammazione. AMICI: “Fondamentale garantirli gratis anche in Italia”
La ricerca dei biomarcatori presenti nel sangue e nelle feci entra nelle nuove linee guida appena pubblicate dall’American Gastroenterological Association (AGA) per aiutare, in modo mini-invasivo, i pazienti con malattia di Crohn a monitorare e gestire la loro condizione. Negli Stati Uniti viene dunque riconosciuta ufficialmente l'utilità e la necessità di test del sangue e delle feci per monitorare e valutare se la malattia è attiva o in remissione. Le nuove linee guida sono state pubblicate dalla rivista Gastroenterology e vengono oggi rilanciate da AMICI Italia
Dall’Istituto Superiore di Sanità nuove linee guida sull’autismo
L’ISS ha pubblicato il testo completo della Linea Guida sulla diagnosi e il trattamento del disturbo dello spettro autistico in bambini e adolescenti che include 27 raccomandazioni e 1 indicazione di buona pratica clinica che gli esperti hanno formulato sulla base della letteratura più aggiornata e della loro esperienzanprofessionale e personale
aPTT, il test ADAMTS13 va inserito nei LEA. Troppi i costi per i pazienti emersi dall’indagine IQVIA
Il test dell’ADAMTS13 è indispensabile alla diagnosi e al monitoraggio della patologia ma la diffusione in Italia è a macchia di leopardo e costringe malati e caregiver a una faticosa mobilità sanitaria. Isabella Cecchini (IQVIA Italia) illustra i risultati dell’analisi effettuata su 74 persone con aTTP da tutta Italia
Porpora trombotica trombocitopenica: disparità regionali, diagnosi e monitoraggio a rilento
Le storie e i bisogni dei pazienti raccontati in un convegno. L’Associazione ANPTT e i clinici di riferimento chiedono che il test indispensabile alla diagnosi e al monitoraggio della patologia sia inserito nei LEA: «La richiesta è stata fatta, fiduciosi che avvenga prima della fine della legislatura». La Sen. Paola Binetti ha depositato un disegno di legge per istituire una Giornata Nazionale dedicata
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Pandemie

Epidemie: la diffusione dipende anche dallo status sociale

Uno studio internazionale mostra come le caratteristiche socioeconomiche delle persone possono influenzare le previsioni sui contagi. Il lavoro, pubblicato su Science Advances, ha portato alla creazio...
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...