Salute 23 Dicembre 2021 18:03

Porpora trombotica trombocitopenica, Chiaramonte (ANPTT) illustra le istanze dei pazienti

Le richieste dei pazienti con porpora trombotica trombocitopenica passano da un’assistenza più onnicomprensiva, all’ascolto da parte dei professionisti, attraverso un registro pazienti e la rapida attivazione del Testo Unico per le Malattie Rare

Pazienti “invisibili” sebbene il loro numero sia aumentato in questi anni e l’Associazione che li riunisce gridi forte per farsi ascoltare. È la storia dei pazienti con porpora trombotica trombocitopenica raccontata da Massimo Chiaramonte, presidente ANPTT (Associazione Nazionale Porpora Trombotica Trombocitopenica) Onlus. Più assistenza, più attenzione da parte dei medici e più ricerca: queste le istanze richieste.

L’assistenza sanitaria e sociale

«Abbiamo stimato di essere circa 650 pazienti, di cui tre quarti femmine e il resto maschi. Il problema più grosso riguarda tutto quello che succede dopo la diagnosi. Parliamo quindi del follow up, quanto dovrà durare, chi ci segue. Ci sono degli splendidi professionisti nel nostro paese ma non tutti conoscono la patologia e te ne accorgi anche nel modo di presentarsi. Quello che chiedono i pazienti è proprio questo: di avere un rapporto molto più stretto con chi li cura», spiega Chiaramonte.

«Essendo una patologia rara – prosegue – crediamo che sia opportuno che chi abbiamo di fronte debba approfondire e non farmi arrivare a un certo punto in cui sta già per accadere qualcosa di irreversibile. È l’assistenza che a noi serve, ma non soltanto la parte medica ma anche quella sociale. Se nella parte medica in gran parte d’Italia c’è un abbandono, nella parte sociale peggio. Uno dei nostri pazienti si è definito “invisibile tra gli invisibili” perché già i malati rari sono invisibili sebbene circa 3 milioni, ma esserlo ancora di più genera proprio sconforto».

Il fondo per i pazienti

Ora con l’approvazione del Testo unico sulle Malattie rare certi passaggi dovrebbero essere accelerati, specie per i pazienti rari che vivono ancora profonde differenze regionali. Come ci racconta anche Chiaramonte, che spiega che in alcune regioni la copertura assistenziale è quasi al 99% gratuita, mentre in altre chi è ammalato deve pagare per tutto o addirittura spostarsi per ricevere cure adeguate. L’ANPTT ha istituito per questo un piccolo fondo per contribuire alle cure dei malati e agli spostamenti da una regione all’altra. «I vecchi numeri sulla malattia risalgono a circa 10 anni fa, ora siamo intorno alle 650 persone. Un registro pazienti è molto importante, per capire dove e quanti siamo, sennò rimaniamo sparsi a livello territoriale e le stesse Istituzioni non ci “vedono”», ha aggiunto il presidente.

Medici e ricerca, la chiave della cura

In questo emerge la grande importanza del fare associazione. «L’unione fa la forza» è il mantra che Chiaramonte ripete spesso, non solo nel risolvere i problemi ma anche nel farsi sentire e nel segnalare grandi professionisti specializzati. «Ci sono anche dei medici bravissimi, infatti alcuni nostri associati non vorrebbero mai cambiarli perché si è finalmente instaurato quel rapporto che chiediamo. Anche perché la nostra è una malattia imprevedibile e non si può perdere tempo. Non a caso è considerata un’emergenza medica perché abbiamo pochissimo tempo per poter attuare tutte le strategie terapeutiche che oggi ci sono».

Ora la ricerca sta andando avanti, ci sono farmaci per curare la patologia e centri dove il test Adamts13, essenziale per la diagnosi, è consolidato. Ma i miglioramenti – riconoscimento dell’invalidità, registro dei pazienti, inserimento del test nei LEA – passano dal grande gesto di dare ascolto a un paziente. «Noi vogliamo collaborare con loro ma a volte trovi ancora quel muro, quello stare sul piedistallo e invece dovremmo essere ascoltati, per evitare che domani ci siano sorprese. Potrebbe essere un campanello che porta ad indagare e a scoprire nuove cose, è successo con altre patologie» conclude Chiaramonte.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

Articoli correlati
aPTT, il test ADAMTS13 va inserito nei LEA. Troppi i costi per i pazienti emersi dall’indagine IQVIA
Il test dell’ADAMTS13 è indispensabile alla diagnosi e al monitoraggio della patologia ma la diffusione in Italia è a macchia di leopardo e costringe malati e caregiver a una faticosa mobilità sanitaria. Isabella Cecchini (IQVIA Italia) illustra i risultati dell’analisi effettuata su 74 persone con aTTP da tutta Italia
Porpora Trombotica Trombocitopenica, Angelucci (ematologo): «Malattia rara subdola. Prima si arrivava al 15% di mortalità all’esordio»
«Si manifesta con sintomi aspecifici e generici, spesso trascurati dal paziente stesso. La diagnosi precoce e accurata è fondamentale per la guarigione dalla Porpora trombotica trombocitopenica» spiega il Direttore dell’UO Ematologia dell’IRCCS Policlinico S. Martino di Genova a Sanità Informazione
Porpora trombotica trombocitopenica: disparità regionali, diagnosi e monitoraggio a rilento
Le storie e i bisogni dei pazienti raccontati in un convegno. L’Associazione ANPTT e i clinici di riferimento chiedono che il test indispensabile alla diagnosi e al monitoraggio della patologia sia inserito nei LEA: «La richiesta è stata fatta, fiduciosi che avvenga prima della fine della legislatura». La Sen. Paola Binetti ha depositato un disegno di legge per istituire una Giornata Nazionale dedicata
Chiaramonte: «Noi malati di Porpora Trombotica Trombocitopenica. Invisibili tra gli invisibili»
«Fermarci ad ascoltare chi soffre. Stabilire una relazione diretta con i malati. Accendere i riflettori su questa piccola comunità di persone. Ecco le nostre richieste». Così Massimo Chiaramonte, Presidente dell’Associazione Nazionale Porpora Trombotica Trombocitopenica Onlus a Sanità Informazione
Porpora trombotica trombocitopenica, Binetti: «Ora richieste di tipo sociale sullo stesso piano di quelle sanitarie»
Le istanze dei pazienti con porpora trombotica trombocitopenica passano dalla presenza del test Adamts13 nei LEA fino alle richieste sociali facilitate. La senatrice spiega come la Legge sulla disabilità e il Testo unico sulle malattie rare cambieranno questo quadro
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...