Il segretario Palermo di Anaao afferma di essere preoccupato delle nuove misure che da domani consentiranno ai parenti di fare visita ai propri cari ricoverati
«Vista l’attuale situazione pandemica, forse si è andati troppo facilmente verso l’allentamento di alcune misure». A parlare è Carlo Palermo, Segretario nazionale di Anaao, alla vigilia dell’entrate delle nuove regole sulle visite ospedaliere. Da domani, infatti, tutti coloro che esibiranno il Green Pass rafforzato, potranno trascorrere almeno 45 minuti al giorno con i propri cari. Per accedere negli ospedali e visitare i propri parenti, pertanto, sarà necessario aver completato il ciclo vaccinale primario da meno di sei mesi, presentare un certificato di guarigione o aver ricevuto la terza dose. In caso di Super green pass è inoltre richiesto un esito negativo di tampone rapido antigenico o molecolare eseguito entro le 48 ore precedenti.
«Con la situazione pandemica ancora lontana dalla conclusione, è fondamentale ricordare a chi da domani avrà la possibilità di visitare i propri cari ospedalizzati di mantenere un comportamento attento», invita Palermo. «Dal punto di vista umano – continua – avere il supporto di amici e parenti è molto importante. I sorrisi e il sostegno delle persone care sono molto importanti per chi soffre, ma questa necessità dovrebbe essere equilibrata rispetto alla situazione pandemica. In Italia, ma anche in altri Paesi, si osserva una lieve ma significativa ripresa dei contagi. I pazienti in cura negli ospedali e nelle case di cura sono soggetti fragili, per cui siamo di fronte a una questione molto delicata».
Se da un lato, infatti, le visite sono fondamentali per il benessere psicologico di chi affronta le cure ospedaliere, è essenziale anche garantire che queste avvengano in totale sicurezza. «Le misure indette per arginare la diffusione e i rischi di Covid-19 – aggiunge – devono essere calibrate sulla reale circolazione del virus. Vista la situazione attuale, con i casi in aumento, l’abolizione di alcune norme potrebbe essere stata forse troppo precipitosa. Credo che i valori che si registrano in questi giorni, con decine di migliaia di infezioni, debbano considerarsi attentamente. Sicuramente le forme cliniche che si manifestano sono meno gravi rispetto a qualche tempo fa, ma la letteratura scientifica mostra una serie di conseguenze cardiache e neurologiche del post-Covid che destano preoccupazione».
Il segretario Anaao riporta, ad esempio, le numerose difficoltà associate alla malattia che molti pazienti sperimentano a distanza di diverso tempo, come dolori articolari, mal di testa o depressione. Per far visita ai propri cari in sicurezza, l’esperto raccomanda quindi di mantenere un comportamento molto attento, in modo da limitare il rischio di contagio. «Indossare la mascherina, igienizzare le mani, rispettare, per quanto possibile, il distanziamento – conclude Palermo –. Le regole a cui siamo ormai abituati dovranno essere applicate ancora più attentamente in questi contesti così delicati. Per tutelare la salute dei soggetti fragili, dei nostri cari, sarà molto importante l’atteggiamento dei singoli: dovremo adottare tutte le misure del caso per proteggere la salute dei pazienti ospedalizzati».
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