Nel corso del convegno presso l’Ospedale Regina Apostolorum di Albano laziale (Rm) anche un focus su una particolare categoria di noduli tiroidei, definiti indeterminati (TIR3A), per consentire la possibilità di effettuare degli esami ulteriori e che questo possa essere alla portata di ogni laboratorio di isto-cito-istopatologia
Si è svolto presso l’Aula Convegni dell’Ospedale Regina Apostolorum di Albano Laziale il corso teorico pratico sulla gestione del prelievo citologico per tutte le figure professionali della Sanità. Promotori e Direttori Scientifici dell’evento sono la Dr.ssa Silvia Taccogna e il Dr. Roberto Virgili. L’evento si è svolto con il Patrocinio Istituzionale di importanti Società Scientifiche ed Enti quali l’AME- Siapec-Iap, Simedet, ASSD, ATS ANTEL e la Commissione d’Albo dei TSLB di Roma e provincia.
Al Corso, a cui hanno partecipato oltre 100 professionisti sanitari di tutte le professioni sanitarie, è stato incentrato sulla citologia tiroidea e dei versamenti con una sessione teorica di mattina seguita da una sessione pratica pomeridiana.
Il Corso è stato aperto dal Direttore Generale Dr. Gabriele Coppa che nel suo indirizzo di saluto ha mostrato una interessante visione epidemiologica del panorama sanitario regionale. Il Dr. Coppa ha dichiarato che «l’Ospedale Regina Apostolorum, acquisito dal Gruppo Lifenet Healthcare nel novembre del 2021, si pone l’obiettivo di divenire nel triennio un polo di eccellenza per alcune specifiche patologie cliniche. Grazie alla presenza di numerosi professionisti, è stato possibile dar vita a team multidisciplinari che operano sinergicamente con l’unico obiettivo di accogliere il cittadino/paziente e prendersi l’impegno di risolverne la criticità. Il nostro modo di concepire il sistema sanitario è quello che pone al centro il paziente e la sua famiglia, attraverso una comunicazione diretta tra il professionista dell’ospedale e i medici di medicina generale o i pediatri di libera scelta, che hanno un’ampia conoscenza delle condizioni sociali e sanitarie dei propri assistiti».
La Dr.ssa Taccogna spiega come durante il corso, per quanto riguarda la tiroide, «abbiamo trattato una particolare categoria di noduli tiroidei, definiti indeterminati (TIR3A), per consentire la possibilità di effettuare degli esami ulteriori e che questo possa essere alla portata di ogni laboratorio di isto-cito-istopatologia, su prelievo citologico eseguito con un supporto sintetico, per meglio caratterizzarne la natura. Tali dati, pubblicati (Frontiers in Endocrinology 2022) hanno dimostrato tale capacità e, di conseguenza, la possibilità di poter scegliere il percorso terapeutico più idoneo. L’applicazione poi di tale dispositivo sintetico anche nell’ambito dei versamenti oltre a permettere una standardizzazione dell’allestimento dei citoinclusi, ne riduce significativamente i tempi di refertazione, con notevole vantaggio per i pazienti oncologici».
Il Dr. Roberto Virgili ha sottolineato l’importanza di «ottimizzare i processi dei laboratori perché siano, da un lato sempre più performanti nei riguardi dei quesiti clinici, dall’altro perché rispondano tempestivamente ai bisogni di salute dei pazienti, utilizzando una metodologia lean six-sigma per l’analisi ed il miglioramento delle prestazioni e l’eliminazione degli sprechi».
Riguardo al progetto portato avanti dalla Dr.ssa Taccogna il Dr. Virgili sottolinea «l’importanza che tale sviluppo progettuale sia stato eseguito nel rispetto del punto 8.3 (progettazione e sviluppo) della norma UNI EN ISO 9001:2015, a garanzia della rigorosità della sperimentazione e dei risultati ottenuti. E’ stato infatti riconosciuto all’Anatomia Patologica dell’Ospedale Regina Apostolorum, nel corso dell’ultimo rinnovo di certificazione ISO 9001:2015 del mese di gennaio 2023, il requisito “progettazione e sviluppo” generalmente appannaggio dei soli enti universitari e IRCCS».
«I laboratori di diagnostica – conclude Virgili – sono in continua evoluzione, soprattutto dal punto di vista dell’automazione e dei contributi che l’intelligenza artificiale può dare a supporto dei professionisti. Nonostante ciò l’impegno quotidiano nelle attività routinarie può, come evidenziato nel Corso teorico-pratico “Il prelievo citologico” la rivisitazione ed il miglioramento di processi e metodi verso nuovi metodi “best in class”».