Salute 21 Settembre 2020 15:00

Presbiopia e protezione oculare: con smart working affaticamento, vista poco nitida e bruciore agli occhi

Al Progressive Business Forum 2020 si è parlato di gestione della presbiopia con le lenti progressive e di protezione degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, come il massiccio ricorso al lavoro agile

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha monopolizzato l’attenzione di tutti, mettendo in secondo piano anche i problemi legati alla vista. È ciò che emerge da un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale, presentata nell’ambito dell’edizione 2020 del Progressive Business Forum di Milano su comportamenti, problemi fisici e visivi dei neo-presbiti che non usano le lenti progressive. L’evento ha riunito esperti, medici e addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica e si caratterizza proprio per l’attenzione dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare.

SMART WORKING E DISTURBI ALLA VISTA: I SINTOMI PIÙ ACCUSATI

Il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Secondo l’indagine, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l’uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (TV, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La necessità imprevista di dover lavorare da casa ha portato buona parte delle persone ad organizzarsi con le giuste attrezzature: sedia e scrivania comode e giusta illuminazione; ma complice la postura da seduti e l’impegno del sistema spalla-braccio-mano per il mouse, è normale che si verifichi un sovraccarico per l’apparato visivo e per quello muscolo-scheletrico, che può comportare disturbi visivi. I sintomi più accusati sono: senso di affaticamento, vista poco nitida e bruciore agli occhi. In particolare:

  • il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana
  • il 36% soffre di torcicollo
  • il 35% lamenta dolore alle spalle
  • il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza

Questi problemi possono essere arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del “dinamismo della messa a fuoco”, ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale.

LEGGI IL REPORT

LA PRESBIOPIA

«La presbiopia è un processo fisiologico legato all’età: rappresenta il difetto visivo più diffuso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta – spiega Luigi Mele, medico oculista dell’Università degli studi della Campania L. Vanvitelli -. Dopo i 40 anni l’occhio normale (detto emmetrope) pur mantenendo una buona vista da lontano, perde inevitabilmente e progressivamente la capacità di messa a fuoco da vicino e progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l’utilizzo del computer o per giocare a carte».

I FATTORI DI RISCHIO DELLA PRESBIOPIA

Alcuni fattori che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono:

  • un’elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l’acceleratore del processo d’invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione.
  • I tre difetti visivi: astigmatismo, ipermetropia e miopia.

Per la persona ipermetrope i sintomi della presbiopia si manifesteranno precocemente; al contrario, chi è miope subirà gli effetti della presbiopia con un certo ritardo. Normalmente il soggetto presbite riferisce di dover “sforzare” i propri occhi quando svolge le attività di lettura da vicino. Si tratta di uno sforzo per ottenere una adeguata messa a fuoco che provoca l’insorgenza di disturbi chiamati “astenopici”: mal di testa, irritazione oculare, nausea e sonnolenza.

I SINTOMI DELLA PRESBIOPIA

Il sintomo caratteristico della presbiopia è l’annebbiamento da vicino che impedisce, a volte quasi improvvisamente al mattino, di poter mettere a fuoco uno scritto o un numero di telefono. È necessario ricorrere ad un’illuminazione più forte, capace di indurre un restringimento della pupilla, con aumento della profondità di fuoco e aumento della nitidezza dell’immagine a livello della retina. 7

«La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista; allo scadere dei quarant’anni il nostro complesso sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità – sottolinea Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana -. Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della presbiopia: improvvisamente, non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose “mosche volanti” cruccio quasi insopportabile di molti pazienti. Da qui la necessità per uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’efficienza e il raggio d’azione della Medicina a salvaguardia della vista. Oggi lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell’oculistica. La pandemia Covid 19 – continua il dottor Piovella – ha impedito l’effettuazione, stante il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista».

Iscriviti alla newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Long Covid: rischio sovrastimato? Comunità scientifica divisa
Tracy Beth Høeg dell’Università della California, San Francisco, e il suo team di ricerca hanno affermato che c'è una buona probabilità che il Long Covid sia stato sovrastimato. Le conclusioni del loro lavoro hanno sollevato un polverone di polemiche all'interno della comunità scientifica
Covid: cambiano le regole dello smart working, cosa succederà dall’1 luglio?
Nonostante il miglioramento delle condizioni sanitarie legate alla pandemia di Covid-19, il Governo ha deciso di prorogare lo smart working fino al prossimo 31 dicembre ai lavoratori fragili e genitori con figli fino a 14 anni, ma solo nel settore privato
Si può sviluppare il Long Covid alla seconda infezione?
Anche in caso di reinfezione è possibile sviluppare il Long Covid, la sindrome che insorge anche molte settimane dopo l'infezione acuta. Tuttavia, è più probabile svilupparla alla prima infezione piuttosto che alla seconda, almeno secondo una ricerca britannica
Long Covid, come stanno gli italiani che lo hanno sviluppato nella prima ondata?
Sono passati più di tre anni da quando è scoppiata la pandemia nel Mondo e in Italia. Da allora sono circa 26 milioni gli italiani contagiati. «Nella maggior parte dei casi si guarisce dopo qualche mese, ma ci sono pazienti che anche a distanza di 3 anni continuano a stare male», racconta Matteo Tosato, responsabile dell'Unità operativa Day Hospital post-Covid, Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma
Attacchi di panico in aumento: ecco sintomi e cause. Iacobelli (Eurodap): «Donne più a rischio»
Ora che la pandemia sembra essere sotto controllo, iniziano a diventare più evidenti gli strascichi di questa emergenza. Il disturbo da attacchi di panico si sta rivelando una delle conseguenze più frequenti in epoca post-Covid. Ne parla a Sanità Informazione Eleonora Iacobelli, presidente dell'Associazione Europea per il Disturbo a Attacchi di Panico e del Centro Bioequilibrium.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...