Mentre gran parte della ricerche finora effettuare sulle principesse Disney si sono concentrate sull’impatto dannoso che gli ideali irrealistici possano avere sull’autostima dei piccoli spettatori, alcuni ricercatori olandesi hanno deciso di occuparsi dei rischi per la salute a cui sono esposte le principesse stesse
Biancaneve subisce per anni i maltrattamenti della matrigna, condannata a dei veri e propri lavori forzati. Jasmine che cresce in solitudine nel suo palazzo, potrebbe ammalarsi di depressione. Cenerentola, oltre alle angherie delle sorellastre, è costantemente esposta alla polvere del focolare e, quindi, a malattie polmonari. La Bella Addormentata cade in un lunghissimo sonno che, inevitabilmente, le comporterà rischi di malattie cardiovascolari. Questi sono solo alcuni esempi degli danni alla salute patiti dalle più celebri principesse Disney. Danni che hanno spinto il gruppo di ricerca diretto da Michael Bui, dell’Università di Twente, in Olanda, a dedicare un’analisi all’argomento, pubblicata sul numero di Natale del British Medical Journal. Mentre gran parte della ricerche finora effettuare sulle principesse Disney si sono concentrate sull’impatto dannoso che gli ideali irrealistici possano avere sull’autostima dei piccoli spettatori, Sanne H B van Dijk e colleghi, autori dello studio, sostengono che sia giunto il momento di occuparsi anche dei rischi per la salute a cui sono esposte le stesse principesse. In altre parole, chiunque viva nel mondo reale in quelle stesse condizioni, finirebbe, inevitabilmente, per ammalarsi. Per questo, secondo i ricercatori olandesi sarebbe opportuno mettere in campo delle strategie per migliorare il benessere delle principesse che includano: psicoterapia, formazione sulla convivenza con gli animali e misure di protezione personale contro agenti infettivi e particelle tossiche. Per chiarire ulteriormente le idee dei lettori, gli autori fanno degli esempi concreti, passando in rassegna le storie delle principesse più celebri.
Cominciamo da Biancaneve che ha incantato il pubblico con il suo fascino senza tempo. “Costretta a fare da cameriera alla sua perfida matrigna, le sue possibilità di interazione sociale sono estremamente limitate – scrivono gli scienziati – . Molti studi – aggiungono – mostrano che c’è un’evidente associazione tra mancanza di interazione sociale e malattie cardiovascolari, depressione, ansia e mortalità per tutte le cause. Fortunatamente – continuano gli autori dello studio – Biancaneve incontra i sette nani, che la proteggono dai pericoli della solitudine”. Ma il benessere durerà poco: Biancaneve, infatti, mangerà una mela avvelenata che la condannerà ad un sonno eterno, anche qui con non pochi rischi per la sua salute. Jasmine, invece, cresce isolata tra le mura del suo palazzo ad Agrabah. Ed anche in questo caso gli studiosi olandesi richiamo le evidenze scientifiche per sottolineare come la solitudine sia associata a demenza, problemi di salute mentale (come depressione e ansia) e disregolazione del sistema immunitario. “Inoltre – aggiungono -, la tigre domestica di Jasmine, Rajah, espone la principessa ad un rischio di zoonosi”.
La storia di Cenerentola comincia, invece, con un’infanzia felice, finché la morte di suo padre non le sconvolge la vita. Rimasta sola con la matrigna dal cuore freddo e le due sorellastre viziate è costretta a gestire la casa, finendo per essere costantemente esposta alla polvere che la mette a rischio di sviluppare una malattia polmonare. A tal proposito i ricercatori raccomandano diverse misure preventive per ridurre l’esposizione alla polvere, come “usare lunghi manici di scopa, spruzzare acqua sui pavimenti impolverati e utilizzate dispositivi di protezione individuale”. Gli studiosi sottolineano pure come la fata madrina di Cenerentola metta la ciliegina sulla torta “spargendo enormi quantità di glitter magico, altrimenti noto come microplastiche rivestite di alluminio. La capacità di queste microplastiche di penetrare nel tessuto polmonare umano contribuisce ulteriormente allo sviluppo di malattie polmonari”, sottolineano.
Di Pocahontas gli studiosi analizzano il suo tuffo dalla scogliera che ha “un impressionante tempo di caduta di nove secondi – scrivono -. Sulla base del tempo di caduta, abbiamo stimato l’altezza della scogliera attraverso simulazioni utilizzando equazioni differenziali accoppiate per altezza e velocità con resistenza quadratica”. Alla fine dei calcoli gli scienziati hanno stimato un’altezza della scogliera di circa 252 metri, altezza non del tutto scevra da pericoli. Nella storia della Bella Addormentata i rischi per la salute individuati dagli studiosi sono associati al dormire troppo ed includono malattie cardiovascolari, ictus, obesità e diabete. “Inoltre, revisioni sistematiche hanno dimostrato che il riposo prolungato a letto è associato ad un rischio aumentato di ulcere da pressione e atrofia muscolare dipendente dal tempo”, sottolineano. Mulan, celebrata come una guerriera che salva l’impero della Cina, cela una storia di pressione familiare e sociale profondamente radicata, che può sfociare in una compromissione della salute mentale. Anche per Belle il rischio evidenziato, come per Jasmine, è quello di zoonosi, trovandosi a vivere con la Bestia che, di fatto, è un animale. Rapunzel, infine, non poteva che finire sotto i riflettori per il rischio di alopecia che deriva dall’utilizzare la sua lunga treccia come una corda da arrampicata.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato