Con gli ultimi due decreti vengono stabilite la composizione delle Commissioni d’Albo e dei consigli direttivi degli Ordini. Ancora al lavoro i tecnici del ministero per l’elenco speciale che raccoglierà chi ha un titolo potenzialmente equivalente: «Quelli che non sono riconducibili alle professioni sanitarie ma che hanno immaginato di poterlo essere rimarranno fuori», sottolinea il Presidente del Conaps
Il maxi Ordine TSRM e PSTRP, che racchiude i tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, sta per prendere definitivamente forma. Lo scorso anno era stato pubblicato il primo decreto attuativo della legge 3 del 2018 che istituiva gli albi delle 17 professioni sanitarie (gli Albi dei tecnici radiologi e degli assistenti sanitari già esistevano, per un totale di 19 professioni). Ora sono in dirittura d’arrivo, come anticipa a Sanità Informazione Antonio Bortone, presidente del Conaps, Coordinamento Nazionale Associazione professioni sanitarie, anche gli ultimi due decreti attuativi che stabiliscono la composizione delle Commissioni d’Albo e dei consigli direttivi degli Ordini. Un passaggio importante che permetterà ora all’Ordine di poter funzionare in modo completo. «In questo modo si potrà pensare non solo alla tutela, alla difesa, all’identità, ma anche allo sviluppo di ogni singola categoria all’interno del maxi Ordine, quindi di fatto completerà un percorso di riordino andando verso una fase di sviluppo che riguarderà tutte le professioni sanitarie sempre a tutela e a garanzia delle qualità prestazionali per il cittadino», sottolinea Bortone.
Presidente, tutti i professionisti sanitari aspettano i famosi decreti attuativi per le professioni sanitarie. A che punto siamo, quanto sono importanti per la professione e quando arriveranno?
«Risposte ufficiose ci dicono che sono imminenti. I decreti sono stati delineati nella loro struttura, stiamo parlando di due decreti fondamentali: ovvero il decreto sulla composizione della Commissione d’Albo e il decreto sulla composizione dei consigli direttivi degli Ordini. Sono stati già definiti nella loro struttura, sono al vaglio dell’Ufficio legislativo del Ministero della Salute. Il ministero per vie ufficiose ci dice che sono praticamente imminenti. Questi decreti completeranno la fase di base della attuazione della legge 3 del 2018 perché consentirà, una volta istituiti gli albi, di comporre gli albi in termini di composizione della Commissione. Una volta che sarà insediata ogni singola commissione d’Albo ecco che le associazioni maggiormente rappresentative che oggi vicariano le funzioni delle Commissioni d’albo perderanno la loro rappresentatività ma poi soprattutto si avrà una vita molto capillare per ogni singola categoria in termini di inquadramento ordinistico per realizzare quella che è non solo la tutela, non solo la difesa, non solo l’identità, ma anche lo sviluppo di ogni singola categoria all’interno del maxi Ordine, quindi di fatto completerà un percorso di riordino con una fase di sviluppo che riguarderà tutte le professioni sanitarie, sempre a tutela e a garanzia delle qualità prestazionali per il cittadino».
A proposito di novità, il famoso elenco provvisorio dell’emendamento alla finanziaria che fine è fatto?
«Non si sono perse le tracce. Si sta lavorando, si sta definendo e soprattutto si sta precisando chi riguarderà, quali soggetti saranno coinvolti in questi elenchi speciali previsti dalla legge 145. Era stata fatta una prima immaginazione con tante comunicazioni mediatiche abbastanza fantasiose. In realtà riguarderà soltanto quei professionisti che ad oggi hanno un titolo potenzialmente equivalente alle professioni sanitarie ma che a suo tempo non hanno svolto o non hanno potuto svolgere il processo di equivalenza, ecco costoro potranno iscriversi agli elenchi speciali. Tutti coloro che invece non sono riconducibili alle professioni sanitarie ma che hanno immaginato di poterlo essere, quindi per pura velleità, rimarranno fuori, perché oggi non sono toccati dalla legge 3 del 2018. Non dimentichiamoci che il provvedimento che istituisce tramite decreto attuativo gli elenchi speciali di cui alla legge 145 fa riferimento alle professioni sanitarie, di cui alla legge 3 del 2018: non dobbiamo perdere questo fil rouge perché altrimenti tutto diventa fantasioso».