Il Presidente della prima Commissione Affari Costituzionali della Regione Lazio è intervenuto al Congresso ANTEL: «Sono un pezzo importante, fondamentale per garantire il sistema sanitario ai nostri pazienti, quindi è chiaro che dobbiamo cercare di migliorare quello che è il rapporto tra medici, professionisti sanitari, infermieri»
La Regione Lazio sta valorizzando le professioni sanitarie anche con i bandi per dirigenti. Rodolfo Lena, Presidente della prima Commissione Affari Costituzionali della Pisana, e per cinque anni nella scorsa legislatura Presidente della Commissione Politiche sociali e salute, intervenuto dal palco del Congresso ANTEL, l’associazione nazionale dei tecnici di laboratorio biomedico, ha rivendicato il buon lavoro della Giunta Zingaretti nel Lazio e ha poi sottolineato il ruolo sempre più centrale delle professioni sanitarie nel servizio sanitario nazionale, un ruolo che la Regione guidata dal segretario del Partito democratico sta cercando di valorizzare ulteriormente anche con i primi concorsi per dirigenti, come è stato proprio per i tecnici di laboratorio. Un passaggio per questi professionisti, confluiti insieme ad altre 18 professioni sanitarie nel maxi Ordine TSRM e PSTRP guidato da Alessandro Beux e che si avvia, come le altre professioni, ad eleggere le Commissioni d’Albo provinciali entro la fine del 2019.
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Presidente, che ruolo giocheranno le professioni sanitarie nella sanità e come la regione può supportare questa realtà?
«Un ruolo assolutamente importante e decisivo rispetto a quella che è l’erogazione dei servizi sanitari nella nostra regione e in tutta Italia. Ormai si parla di multidisciplinarietà, si parla di lavorare insieme: le professioni sanitarie sono un pezzo importante, fondamentale per garantire quel sistema sanitario ai nostri pazienti, quindi è chiaro che dobbiamo cercare di migliorare quello che è il rapporto tra medici, professionisti sanitari, infermieri, tra coloro i quali garantiscono questo tipo di servizi. La Regione Lazio è partita già l’anno scorso sul bando dei dirigenti delle professioni sanitarie e infermieristiche, c’è stato in questi giorni il bando per i dirigenti di laboratorio, vuol dire valorizzare queste professioni, crescere tutti quanti per poter garantire un livello di qualità importante sui nostri pazienti».
Il Lazio riuscirà ad uscire a breve dal Commissariamento della sanità?
«L’uscita è assolutamente dietro l’angolo, i risultati sono importanti. Noi siamo arrivati nel 2013, ad oggi sono stati fatti passi da giganti, se solo lei immagina che nel 2013 noi abbiamo potuto assumere il 10% delle persone che uscivano dal sistema sanitario: ne uscivano 660, ne potevano entrare 60. Nel 2018 abbiamo assunto più di 1800 persone, sono state fatte le stabilizzazioni, c’è un nuovo movimento all’interno del sistema sanitario regionale grazie a un impegno del presidente Zingaretti, si è cercato di riorganizzare il sistema dando dignità ai lavoratori che per tanti anni hanno garantito, nonostante il commissariamento, un’ottima qualità delle cure ai nostri cittadini».