Il farmaco giusto alla persona giusta, leggendo la carta d’identità genetica del cancro. Di questo e molto altro se ne sta parlando a Milano dove è in corso il convegno ‘Wired Health, Innovazione per la vita’ la prima business conference promossa da Wired Italia
Una ‘bussola’ che guidi gli oncologi nella caccia alle mutazioni del cancro, verso cure super personalizzate fin nel Dna della malattia. Parola d’ordine: profilazione genomica. Una strategia che apre la strada alla medicina di precisione, per colpire in ogni paziente le specifiche alterazioni responsabili della crescita del suo tumore. Se ne parla a ‘Wired Health, Innovazione per la vita‘, la prima business conference promossa da Wired Italia a Milano con la collaborazione scientifica ed editoriale di Humanitas, per approfondire i temi legali alla tecnologia per la salute e ai nuovi stili di vita.
[metaslider id=22734]
«Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti nel campo dell’oncologia – interviene Armando Santoro, direttore dell’Humanitas Cancer Center e ordinario di Oncologia all’Humanitas University -. Noi medici oggi possiamo usufruire di servizi che ci supportano nelle decisioni terapeutiche e che ci consentono di offrire ai pazienti cure sempre più personalizzate. La profilazione genomica è, in quest’ottica, uno strumento estremamente efficace – spiega – Attraverso l’individuazione delle alterazione responsabili della crescita tumorale, siamo in grado di valutare più opzioni terapeutiche per il paziente».
Insomma, il farmaco giusto alla persona giusta, leggendo la carta d’identità genetica del cancro. Il tema delle cure secondo Dna è sotto i riflettori da tempo e in Italia è già disponibile un servizio di ampia profilazione genomica che supporta i medici nella scelta della terapia più appropriata. Si chiama ‘FoundationOne’ e si tratta di un test che viene effettuato su un campione di tessuto tumorale, in un’ottica di personalizzazione massima delle terapie. Sviluppato da Foundation Medicine, realtà americana su cui il colosso farmaceutico Roche ha deciso di investire acquisendola un paio di anni fa, questo servizio è in grado di identificare le alterazioni genomiche della crescita tumorale individuando tutte le classi di alterazioni clinicamente rilevanti, sottolineano gli esperti.