Salute 9 Marzo 2018 11:15

Pronto Soccorso, sentenza Tar Umbria salva quelli di montagna: viene prima il «diritto alla vita»

I giudici amministrativi hanno stabilito che non si possono disporre soppressioni o trasferimenti definitivi di presìdi di urgenza che costringano l’utenza a rivolgersi a servizi che richiedano tempi di percorrenza (andata e ritorno) oltre il limite di 60 minuti. Il ricorso è stato presentato dal Comune di Montegabbione che aveva chiesto il salvataggio del presidio della vicina Città della Pieve

Sessanta minuti di percorrenza andata e ritorno. È intorno a questo lasso di tempo che ruota una sentenza della prima sezione del Tar dell’Umbria che può cambiare il destino di tanti presìdi sanitari italiani a rischio chiusura, soprattutto quelli delle aree interne. In particolare il tribunale amministrativo ha disposto che «non si possono disporre soppressioni o trasferimenti definitivi di presìdi di pronto soccorso che costringano l’utenza a rivolgersi a servizi il cui espletamento richieda un aumento dei tempi di percorrenza (andata e ritorno) oltre il limite di 60 minuti indicato dalla normativa». Spending review e piani di rientro hanno costretto le Regioni italiane a chiudere decine di nosocomi e Pronto Soccorso, scatenando spesso le dure proteste delle comunità locali, soprattutto di quei comuni montani collocati in zone difficilmente raggiungibili.

Il Tar Umbria ha accolto il ricorso del Comune di Montegabbione che chiedeva la revoca della delibera del direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale Umbria n. 1, con la quale era stata disposta la chiusura di tutte le attività a carattere esclusivamente ospedaliero svolte presso il presidio di Città della Pieve e, precisamente, l’attività di ricovero di Medicina e Neurologia e l’attività di Pronto Soccorso.

Il Tar ha sottolineato che Montegabbione, se pur ricadente sotto la provincia di Terni, ha tutto il diritto di contestare un provvedimento di una Asl che non è quella di sua appartenenza perché per ragioni di vicinanza (solo 10 km) il presidio ospedaliero di Città della Pieve risulta essere il principale punto di riferimento per i cittadini di quel comune.

Il Tribunale amministrativo ha invece respinto la richiesta di bloccare la chiusura dell’attività ospedaliera di ricovero di Medicina e Neurologia, trattandosi di attività che risulta essere sufficientemente garantita dal programmato aumento dei posti letto presso l’Ospedale di Castiglione del Lago. La Regione Umbria ha ancora la possibilità di fare ricorso al Consiglio di Stato.

La sentenza chiarisce i presupposti che hanno spinto i giudici a bloccare la chiusura del pronto soccorso. Il dm 70/2015 tutela i servizi a favore delle zone svantaggiate: bisogna infatti tenere presenti i disagi connessi alla viabilità e alle condizioni climatiche, che d’inverno diventano proibitive. Alla normativa, che pure punta a ridurre i costi, deve essere applicata un’interpretazione costituzionalmente orientata: nella dimensione regionale del servizio bisogna privilegiare il criterio dell’organizzazione territoriale più rapida. Quando si tratta di medicina d’urgenza, infatti, non è in gioco la qualità del servizio ma un diritto fondamentale dell’individuo come quello alla vita: la ripartizione territoriale dei presidi deve quindi «rispondere a un nucleo irriducibile del diritto alla salute, affermato dalla Corte costituzionale».

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Straordinari a 100 euro l’ora e aumenti in Pronto soccorso. I dettagli del decreto Schillaci
Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto con le nuove misure che dovrebbero dare un po' di respiro alla sanità italiana. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in accordo con il collega dell'Economia, ha messo insieme un pacchetto di riforme
di Mario Zimbalo
Come deve essere effettuata dal Provider la verifica dell’apprendimento?
La verifica dell’apprendimento può essere effettuata con diversi strumenti: quesiti a scelta multipla o a risposta aperta, esame orale, esame pratico, produzione di un documento, realizzazione di un progetto, ecc. Se vengono usati i quesiti, devono essere standardizzati in almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato e nel caso si predispongono quesiti a scelta […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...
Advocacy e Associazioni

Cirrosi epatica, i pazienti chiedono meno burocrazia e maggior accesso al teleconsulto

Nella nuova puntata di The Patient Voice, Ivan Gardini (EpaC Ets), Ilenia Malavasi (Affari Sociali) e Francesca Ponziani (Pol. Gemelli)