Salute 9 Febbraio 2021 17:00

Rafforzare la prevenzione, integrare salute e sostenibilità ambientale: la ricetta di Brusaferro per il Recovery Plan

Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, in audizione in Commissione Affari Sociali, ha ricordato che «la pandemia ha reso evidente l’importanza di avere un settore che si occupa alla promozione della salute». Sulla medicina territoriale: «I soggetti fragili devono poter ricevere cure seguendo il principio della prossimità»

Rafforzare la prevenzione, integrare salute e sostenibilità ambientale: la ricetta di Brusaferro per il Recovery Plan

Rafforzare la prevenzione e avere un quadro integrato di sviluppo sostenibile. Sono questi i due aspetti chiave a cui bisogna guardare per migliorare il Recovery Plan secondo Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ascoltato dalla Commissione Affari Sociali di Montecitorio nell’ambito del ciclo di audizioni sul Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.

Quella di Brusaferro è stata una vera e propria “lectio magistralis” in cui, senza entrare troppo nel dettaglio, il Presidente ISS ha illustrato quelli che sono i settori su cui intervenire, a cominciare dalle sei “P” a lui tanto care: Promozione, Prevenzione, Protezione, Predizione, Precisione, Partecipazione.

L’importanza della prevenzione

«Per promuovere la salute è molto importante il lavoro delle comunità, rafforzare le scelte consapevoli e permettere alle persone di essere protagonisti delle proprie scelte», spiega Brusaferro.

In questo senso, è fondamentale il ruolo della prevenzione” che va rafforzata all’interno del SSN. «La pandemia ha reso evidente l’importanza di avere un settore che si occupa alla promozione della salute. Quando funziona bene non si vede ma adesso ora tutti ne capiscono l’importanza. Servono risorse adeguate a questo settore e anche la giusta forza numerica».

Salute e sviluppo sostenibile

Altro tema affrontato dal presidente dell’Iss è quello di lavorare per uno sviluppo sostenibile: nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite la Salute è al punto numero tre.

«Occorre prevedere un sistema nazionale di prevenzione che metta insieme sostenibilità ambientale e tutela della salute. Servono dei progetti pilota che riuniscano questi due valori. L’importante è avere una vision determinata da questi obiettivi internazionali, occorre avere una struttura e un quadro istituzionale che ci consenta di fare massima sinergia tra enti e comunità», spiega Brusaferro che lancia l’idea di avere un sistema nazionale di “prevenzione e salute, ambiente e clima”.

«Esistono ottimi rapporti tra Iss, ISPRA e altri enti e questa sinergia deve essere rafforzata per creare un percorso virtuoso e poter garantire alle nostre comunità la miglior tutela possibile», ha spiegato il presidente Iss.

Telemedicina e assistenza di prossimità

Altri temi affrontati da Brusaferro sono quelli della ricerca, della telemedicina e dell’assistenza di prossimità per venire incontro alle fragilità.

«Il bisogno di salute va letto durante tutto l’arco della vita. Ci posso essere periodi di fragilità che sono presenti in tutte le fasi della vita. Intorno alla persona fragile deve esserci una rete di prossimità coadiuvata anche dalle tecnologie» spiega Brusaferro che invita a guardare anche alle buone pratiche già esistenti in alcune realtà italiane.

«La parte del Piano che riguarda la sanità è importante ma dobbiamo essere consapevoli che per rafforzare il servizio socio-sanitario il Piano è solo una parte di quello che c’è da fare. Ogni Piano può toccare alcuni elementi ma non vuol dire che non ci debbano essere ulteriori azioni coerenti con il piano stesso» ha concluso Brusaferro che poi ha posto l’accento sull’importanza della formazione continua «che deve accompagnare il professionista non solo all’inizio nel corso di tutta la sua vita professionale».

 

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