Il Commissario Figliuolo da Torino plaude all’anticipo della terza dose e promette numeri alti da gennaio. Sono nove le Regioni che superano il 15% nei reparti ordinari, prima la Valle d’Aosta con il 30% di posti occupati
A pochi giorni dal nuovo anno l’Italia segna un nuovo record negativo: raggiunta la soglia critica per l’occupazione di posti letto nei reparti ordinari degli ospedali, il 15%. I dati Agenas lo confermano e mostrano nove tra Regioni e Province autonome oltre la soglia, con la Valle d’Aosta al primo posto (30% di posti occupati), addirittura raddoppiando i valori. Segue la Calabria al 28% e la Liguria al 27%. Il Friuli Venezia Giulia ha un’occupazione del 22%, seguito a ruota dalle Marche al 21%, dal Veneto al 18%, Sicilia e Piemonte (17%). In bilico Lazio e Provincia autonoma di Bolzano che sono ferme sul 15%.
Dall’hub vaccinale per bambini della Fondazione Compagnia di San Paolo a Torino il commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, ha riflettuto sulle misure per contrastare l’ondata di variante Omicron. «La scelta di anticipare dal 10 di gennaio la terza dose a quattro mesi dalla seconda la ritengo equilibrata – ha detto -, ma non mi sento di escludere alcunché perché abbiamo visto come si muove questo virus con le sue varianti e che ciò che uno dice oggi domani l’evidenza sul campo la può cambiare»
«È chiaro – ha spiegato – che se nel futuro si dovesse avere un’ulteriore rincorsa ce la metteremo tutta, se più avanti gli scienziati ci diranno che dovremo correre di più lo faremo, ma oggi credo ci voglia anche la cautela per cui anticipare booster a 4 mesi ritengo sia un buon equilibrio». «Dal 10 gennaio aggiungeremo una platea di oltre 5 milioni a livello nazionale – ha proseguito – e incrementeremo ulteriormente la media delle somministrazioni della settimana prima delle festività che è stata di oltre 520mila dosi al giorno».
Nel frattempo si discute sulla possibilità di ridurre la quarantena, attualmente di 7 giorni per i vaccinati e 10 per i non vaccinati. «La riflessione sul numero di persone in quarantena l’abbiamo fatta questa mattina con il ministro Speranza – ha confermato Figliuolo -. Gli scienziati con l’Istituito superiore di Sanità stanno studiando, le quarantene oggi sono diverse a seconda che si sia vaccinati o meno, si sta vedendo cosa mettere in campo».
Il commissario ha poi concluso con un augurio a tutti gli italiani: «Agli italiani e all’Italia auguro un buon 2022 che ci faccia uscire da questa pandemia, noi ce la mettiamo tutta, insieme alle istituzioni, a livello centrale e locale, al mondo dell’associazionismo, a tutti quelli che stanno operando in questa lunga e faticosa campagna vaccinale».
«Il mio pensiero va sempre a chi soffre soprattutto e poi ai nostri medici, infermieri, operatori socio sanitari che insieme agli amministrativi stanno facendo un lavoro straordinario – ha concluso -. Spesso sento dire bisognerebbe correre e fare di più, si può fare tutto di più però considerate che questi nostri concittadini stanno dando il massimo tutti i giorni. Se c’è qualche disservizio, ogni tanto può accadere, chiedo io scusa a nome di tutti e faremo meglio».
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