La tendenza in flessione dei nuovi casi in Italia ha invertito la direzione in sei regioni, l’allarme di Gimbe. Diminuiscono ancora ricoveri e terapie intensive, scendono anche i decessi. Ora nuovi studi sulla variante inglese
Continua ma si assottiglia la flessione di nuovi casi nella settimana 16-22 dicembre, secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. Sono 106.794 i nuovi casi, contro i 113.182 della scorsa settimana, a fronte di una sostanziale stabilità dei casi testati (465.534 vs 462.645) e in linea con la riduzione del rapporto positivi/casi testati (22,9% vs 24,5%). Diminuiscono i ricoverati con sintomi, che arrivano a 24.948 e le terapie intensive a quota 2.687. Scendono anche i decessi, da 4.617 a 3.985.
In dettaglio:
«L’incremento percentuale dei casi infatti – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi sanitari della Fondazione Gimbe – che la scorsa settimana era in flessione in tutto il Paese, questa settimana ha invertito la tendenza in 6 regioni». L’occupazione da parte di pazienti Covid supera ancora la soglia del 40% nei reparti di area medica in 9 regioni e quella del 30% nei reparti di terapia intensiva in 8 Regioni.
Per il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta: «Al di là del potenziamento delle misure restrittive per il periodo di Natale, due fattori influenzeranno nei prossimi mesi l’evoluzione della pandemia nel nostro Paese: l’avvio della campagna vaccinale e la diffusione della variante UK recentemente isolata». Resta da capire se una maggiore trasmissibilità di questa mutazione verrà confermata dai dati e, di conseguenza, se potrà avere un effetto sui vaccini già messi a punto, che per ora le evidenze non mostrano.
«Considerato che le risposte a questi interrogativi non arriveranno tutte in tempi brevi – conclude Cartabellotta – occorre rivalutare complessivamente il piano di gestione pandemica, rafforzando ulteriormente le misure di contenimento dell’epidemia, incluso il tracciamento dei casi positivi alla nuova variante»
Analizzando, infine, lo status di approvazione dei vaccini:
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