Abruzzo, Campania, Marche, Bolzano, Trento, Sardegna, Sicilia e Veneto a rischio moderato. Secondo i dati Iss, il vaccino contro il Covid-19, se si sono completate le dosi previste, è efficace circa all’80% nel proteggere dall’infezione, e fino al 100% dagli effetti più gravi della malattia, per tutte le fasce di età
La circolazione della variante Delta è in aumento in Italia. «Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi». A sottolinearlo il report Iss-Ministero della Salute sul monitoraggio settimanale con i dati relativi alla settimana 28 giugno – 4 luglio.
«Complessivamente – si legge – il quadro generale della trasmissione dell’infezione da Sars-CoV-2 in Italia, sebbene non in una situazione critica, mostra dei segnali che richiedono una particolare attenzione, con aumento nel numero di Regioni e Province autonome classificate a rischio epidemico moderato».
Cessa il calo nell’incidenza settimanale, 9 per 100mila abitanti come la scorsa settimana. Resta quindi sotto il valore di 50 per 100mila abitanti ogni sette giorni in tutto il territorio. «Prosegue la campagna vaccinale e l’incidenza è attualmente ad un livello che consente il contenimento dei nuovi casi», si specifica. «Nel periodo 16 giugno-29 giugno, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,66, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente, sebbene si mantenga sotto l’uno anche nel limite superiore. La elevata proporzione di soggetti asintomatici va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità».
Sono otto le Regioni e province autonome classificate a rischio moderato (Abruzzo, Campania, Marche, Bolzano, Trento, Sardegna, Sicilia e Veneto) e 13 a rischio basso (Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta). Tutte presentano un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.
L’infezione tende a colpire sempre più l’età giovane. Si parla di un’età mediana di 31 anni per chi contrae l’infezione e di 52 anni per chi viene ricoverato in ospedale. I decessi restano in una fascia di età di 78 anni.
«Nessuna Regione e Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica – si specifica ancora -. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 240 (29 giugno) a 187 (6 luglio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (2%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 1.676 (29 giugno) a 1.271 (6 luglio)».
«È necessario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggior trasmissibilità», evidenziano gli esperti. «Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della presenza di focolai causati dalla variante virale Delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale», è l’avvertimento.
In giornata sono stati anche pubblicati i dati elaborati dall’ISS provenienti dall’anagrafe nazionale vaccini (AVM) e dalla sorveglianza integrata dei casi di infezione da virus SARS-CoV-2 relativi al periodo tra il 21 giugno e il 4 luglio: «Se si sono completate le dosi previste, il vaccino è efficace circa all’80% nel proteggere dall’infezione, e fino al 100% dagli effetti più gravi della malattia, per tutte le fasce di età».
In particolare:
«Questi dati, che confermano quelli di diversi studi internazionali, evidenziano che i vaccini di cui disponiamo sono estremamente efficaci nel prevenire le forme gravi della malattia, se viene completato il ciclo vaccinale, mentre hanno una buona efficacia nella prevenzione delle infezioni – commenta il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro -. È necessario quindi accelerare il più possibile nella campagna vaccinale, e allo stesso tempo mantenere le misure di distanziamento e protezione indicate dagli esperti finché non si sarà raggiunta una copertura sufficiente».
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