Il report Iss-Ministero della Salute fotografa tutte le Regioni italiane a rischio basso, con l’eccezione del Molise. Aumentano i focolai di variante Delta, che si teme possa eludere parzialmente la risposta immunitaria con una sola dose di vaccino
«Tutte le Regioni e province autonome sono classificate a rischio basso tranne il Molise, a rischio moderato. Tutte le Regioni e province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno». Lo decreta il report Iss-Ministero della Salute sui dati del monitoraggio relativi al periodo 14-20 giugno.
Continua il calo nell’incidenza settimanale, «pari a 12 casi su 100mila abitanti (nel periodo 13-20 giugno) contro 19 su 100mila abitanti (7-13 giugno)». L’incidenza è «sotto il valore di 50 per 100 mila abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio». La campagna vaccinale «progredisce velocemente e l’incidenza è a un livello che permetterebbe il contenimento dei nuovi casi».
Nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva «è 4%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 504 (15 giugno) a 362 (22 giugno). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (4%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 3.333 (15 giugno) a 2.289 (22 giugno)».
«Vengono segnalati anche in Italia focolai di varianti del virus Sars-CoV-2, in particolare della variante Delta, che presentano una maggiore trasmissibilità o potenzialità di eludere parzialmente la risposta immunitaria. La circolazione di queste varianti ha portato ad un inatteso aumento dei casi in altri Paesi europei con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un tracciamento e sequenziamento dei casi» è la richiesta.
«Il raggiungimento di una elevata copertura vaccinale – conclude il report – ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresenta uno strumento indispensabile ai fini della prevenzione di ulteriori recrudescenze di episodi pandemici».
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato