In corso il dibattito sulla validità del vaccino contro il Papilloma Virus. La trasmissione di Rai3: «Effetti collaterali pericolosi», la risposta del mondo sanitario: «Conclusioni smentite da ricerche, al bando la disinformazione»
Nonostante il vaccino HPV sia stato inserito nei LEA «la risposta è stata scarsa, solo il 50-60% delle ragazze ha usufruito della copertura» è questo il vero allarme secondo Giuseppe Mele, Presidente di SIMPe (Società italiana medici pediatri), riguardo il vaccino contro il Papilloma Virus oggetto di polemiche in seguito alla messa in onda della trasmissione ‘Report’ che ha contestato la validità della copertura.
Gli effetti collaterali del vaccino, secondo il servizio televisivo di Rai3, attribuibili all’adiuvante chimico e ad altri potenziali contaminanti metallici, superano gli effetti benefici. Questa l’ipotesi, oggetto del dibattito, immediatamente smentita da vari enti e associazioni medico-scientifiche, tra cui la Società Italiana di Virologia che, per bocca del Presidente Giorgio Palù, smentisce: «Grave atto di disinformazione, gli effetti collaterali sono screditati da ricerche approfondite e da studi effettuati su centinaia di migliaia di pazienti».
A fare eco alla SIV, il virologo Roberto Burioni che sulla sua pagina Facebook dichiara: «Diffondere la paura raccontando bugie è un atto grave e intollerabile. È abusare in maniera perversa della libertà di opinione. È come gridare ‘c’è una bomba’ in uno stadio affollato per vedere la gente che fuggendo calpesta i bambini».
Il Papilloma virus è un’infezione che si trasmette per via sessuale e può creare lesioni, più o meno gravi, al collo dell’utero. I vaccini contro l’HPV sono stati introdotti in Italia circa 10 anni fa e mentre inizialmente erano, di massima, consigliati alle donne, da qualche anno sono raccomandati anche agli uomini.
«Le Regioni che hanno introdotto la vaccinazione contro l’HPV anche per il maschio sono state lungimiranti – commenta il Presidente Giuseppe Mele -. Da parte del mondo medico ci deve essere una corretta informazione e la spinta perché appunto ci sia una vaccinazione completa».
Sul tema è intervenuto anche il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: «Diffondere paura propugnando tesi prive di fondamento e anti scientifiche è un atto di grave disinformazione ed è quanto ha fatto ieri sera la trasmissione di Rai3 Report, dedicata al vaccino contro il Papilloma virus, il primo vaccino contro il cancro che l’uomo è riuscito a produrre. Un vaccino sicuro e di grande efficacia, a differenza di quanto è stato fatto affermare sulla tv pubblica, senza alcun contraddittorio. Report ha dato spazio a teorie prive di base scientifica, instillando timore nei confronti di una pratica sicura, efficace e in grado di salvare migliaia di donne da un cancro aggressivo e spesso mortale»