Mediamente il 30-50% della popolazione diabetica è affetto da retinopatia in forma di varia gravità. Dal 4 al 28 febbraio visite oculistiche gratuite con attrezzature all’avanguardia come l’EyeAr
È la patologia più comune tra i diabetici e la principale causa di menomazione della vista e cecità tra gli adulti in età lavorativa. Si tratta della retinopatia diabetica, una malattia che, solo in Italia, colpisce circa un milione di persone. «Individuare precocemente la retinopatia è una parte importante della gestione delle cure per i milioni di pazienti che soffrono di diabete, ma il 50% di loro non si sottopone a visita oculista annuale, così come sarebbe consigliato». È Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico, Camo, a mettere in guardia i pazienti diabetici sulle conseguenze che questa patologia ha sulla vista.
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Rischi seri per la salute che hanno spinto lo stesso Centro Ambrosiano Oftalmico, in collaborazione con l’ospedale San Raffaele di Milano, ad organizzare, per il mese di febbraio, screening gratuiti dedicati alla prevenzione della retinopatia e maculopatia diabetica. «In trenta diversi centri, presenti su tutto il territorio nazionale – ha spiegato Buratto – gli specialisti saranno a completa disposizione dei cittadini, dal 4 al 28 febbraio 2019, per effettuare una visita oculistica gratuita, volta alla rilevazione di queste due invalidanti patologie che, se non diagnosticate per tempo, possono portare alla cecità». (Per prenotare una visita gratuita consultare il sito o www.maculopatie.com).
Una campagna nata anche per rispondere ad un aumento vertiginoso degli individui costretti a convivere con queste patologie. In poco più di trent’anni i pazienti diabetici sono praticamente raddoppiati: si è passati dai 2,4 milioni del 1980 ai 4,3 milioni del 2014. Incremento dell’obesità e del sovrappeso, vita troppo sedentaria, alimentazione ricca di zuccheri, sono solo alcune dei motivi di questa crescita esponenziale. Più in dettaglio, secondo quanto riportato dalla Società Oftalmologica Italiana e dalla Società Italiana di Diabetologia, quando il diabete mellito viene diagnosticato oltre i 30 anni di età, la prevalenza di retinopatia diabetica varia tra il 21% negli individui con diabete insorto da meno di 10 anni e il 76% in quelli con più di 20 anni dalla diagnosi di diabete. Mediamente il 30-50% della popolazione diabetica è affetto da retinopatia in forma di varia gravità.
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«È la prima volta che, in occasione del mese della prevenzione della maculo e retinopatia diabetiche, questa campagna coinvolge l’intera penisola», ha specificato lo specialista. Gli screening saranno effettuati da equipe medico-infermieristiche dotate di attrezzature all’avanguardia tra cui EyeArt: «Si tratta di un programma software che utilizza un algoritmo di intelligenza artificiale che, dopo aver fotografato la retina del paziente, la invia in California. In 60 secondi si riceverà la diagnosi, accurata nel 90% dei casi. Laddove fosse riscontrato un rischio di maculo e retinopatia diabetiche – ha continuato Buratto – il paziente verrà indirizzato verso visite specialistiche. Un sistema di questo tipo, che può essere utilizzato anche da un infermiere o da un medico non specialista, consente di fare screening in fasce molto ampie della popolazione – ha concluso il direttore scientifico Camo -, estendendo e velocizzando la possibilità di giungere a diagnosi precoci, più facili ed accessibili».