Salute 2 Dicembre 2019 09:00

Ricerca, al San Gerardo di Monza nuovo tomografo per identificare patologie di sistema nervoso centrale, addome, bacino e collo

Questa importante tecnologia, del valore di oltre 1,5 milioni di euro verrà utilizzata, come previsto dalla convenzione stipulata tra le due entità, al 50 per cento per la ricerca ed al 50 per cento per attività clinica

di Federica Bosco

Innovazione e ricerca all’Ospedale San Gerardo di Monza, che, con il nuovo tomografo a risonanza magnetica (RM) a 3 Tesla, si pone all’avanguardia nella diagnostica con un’apparecchiatura in grado di restituire immagini strutturali e funzionali di tutto il corpo umano che permetterà di identificare patologie difficilmente o non ben visualizzabili con quelli a campo magnetico inferiore.

Una strumentazione, dunque, fondamentale in ambito neurologico ed oncologico, finanziata dall’Università di Milano-Bicocca e destinata sia ad attività cliniche, che ad attività di ricerca. L’apparecchiatura è dotata delle tecniche più avanzate per effettuare l’imaging strutturale e funzionale del sistema nervoso centrale e permette l’esecuzione anche di indagini dell’addome, del bacino e del collo. A coordinare l’attività sarà Gianpaolo Basso, professore di Neuroradiologia dell’Università di Milano-Bicocca. «Si tratta di uno strumento innovativo – ha sottolineato Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università Bicocca di Milano – che andrà a valorizzare la ricerca di base e clinica di Milano Bicocca e dell’Ospedale San Gerardo, una tecnologia open access frutto di una collaborazione costante tra diversi dipartimenti dell’Ateneo e il polo ospedaliero».

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Questa importante tecnologia, del valore di oltre 1,5 milioni di euro verrà utilizzata, come previsto dalla convenzione stipulata tra le due entità, al 50 per cento per la ricerca ed al 50 per cento per attività clinica. Per la sua gestione è stata stipulata una convenzione tra ASST Monza e Ateneo che coinvolge Tecnomed, la fondazione dell’Università Milano Bicocca. «Un altro investimento in tecnologie di avanguardia che rafforza la nostra già importante dotazione di radiologia diagnostica per immagini – ha spiegato Mario Alparone, direttore generale dell’ASST Monza – e che rappresenta un ulteriore fattore abilitante per l’avvio del percorso di riconoscimento del San Gerardo ad IRCCS come Istituto di tecnologie biomediche avanzate in medicina di precisione. Un esempio di come la ricerca universitaria e la nostra ASST vadano a braccetto per consentire ai nostri pazienti di disporre delle migliori cure».

«La diagnostica, da sempre, è un’eccellenza dell’Ospedale San Gerardo – ha dichiarato il sindaco di Monza, Dario Allevi –. Con il nuovo tomografo a risonanza magnetica la ASST Monza si conferma, ancora una volta, una struttura all’avanguardia nel campo della prevenzione e della diagnosi precoce all’interno del sistema sanitario lombardo e nazionale. È, questa, una strada che credo sia necessaria continuare a percorrere anche nei prossimi anni. Sempre nell’interesse dei pazienti e della comunità brianzola a cui dobbiamo garantire un servizio rapido, efficiente e di qualità».

Per Giulio Gallera, Assessore al Welfare di Regione Lombardia, «Il tomografo a risonanza magnetica a 3 Tesla è l’esempio concreto della collaborazione virtuosa fra il settore sociosanitario e il mondo scientifico che caratterizza e qualifica l’eccellenza del sistema di welfare di Regione Lombardia. Abbiamo da poco approvato uno stanziamento record di 202 milioni per gli investimenti nelle ATS, ASST e IRCCS pubblici. Di queste risorse, ben 35 milioni vengono destinati alla sostituzione delle apparecchiature ad alta tecnologia al fine di dotare i nostri ospedali di quanto di meglio il mercato possa offrire a beneficio dei cittadini e del lavoro dei professionisti».

«L’obiettivo è quello di andare sempre più verso una medicina di precisione- ha aggiunto Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia – e questo nuovo tomografo va in questa direzione. La collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca è di grande importanza per rafforzare il legame tra l’attività di ricerca e l’attività clinica, che vede nel San Gerardo di Monza una struttura all’avanguardia con un’equipe specializzata che fa della struttura sanitaria un’eccellenza non solo regionale, ma anche nazionale».

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