Salute 24 Giugno 2022 15:00

Ricompare la poliomielite in Europa, in Gb massima allerta

Nel Regno Unito è stato segnalato un potenziale focolaio di poliomielite, in seguito al ritrovamento di tracce del virus nelle acque reflue. Secondo l’Oms, ci sono oltre 100 paesi che non raggiungono la copertura vaccinale raccomandata

Ricompare la poliomielite in Europa, in Gb massima allerta

Ritorna lo spettro della poliomielite. Le autorità sanitarie del Regno Unito, che avevano dichiarato ufficialmente il traguardo «polio-free» nel lontano 2003, hanno segnalato un possibile focolaio. Sono state infatti trovate tracce del virus in alcuni campioni raccolti in un impianto di scolo di Londra. L’avvertimento è stato lanciato dall’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA), insieme all’agenzia nazionale del farmaco (MHRA). Si temono nuovi focolai, non solo nel Regno Unito. In effetti, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), 114 paesi su 160 non hanno raggiunto la soglia del 95% di copertura nei bambini di un anno.

Rintracciate tracce del virus nell’acque reflue a Est e nord di Londra

I campioni di poliomielite sono stati individuati nel Regno Unito presso l’impianto di London Beckton Sewage Treatment Works, che gestisce lo smaltimento di alcuni quartieri della zona Est e Nord della capitale britannica. Si tratta di un’area in cui abitano circa 4 milioni di persone. Finora non sono stati rintracciati pazienti positivi ai test. Ma si ritiene che il virus possa essere stato importato da una persona parzialmente vaccinata in paesi stranieri in cui esso è ancora attivo (come Afghanistan, Pakistan o Nigeria) e poi sparso in un circolo relativamente chiuso di consanguinei o vicini, fino a essere individuato nelle feci.

Le autorità lanciano un appello per completare il ciclo vaccinale

Nell’appello delle autorità sanitarie britanniche si ricorda come la poliomielite possa avere conseguenze invalidanti e in alcuni casi anche mortali. Le tracce rinvenute sono quelle di derivazione vaccinale del poliovirus di tipo 2 (VDPV2), che in casi definiti rari può contagiare in forma grave persone che non abbiano completato i cicli di vaccinazioni. Da qui l’appello generalizzato a genitori e famiglie a far sottoporre ai richiami previsti tutti i bambini che non li avessero portati a termine. Per quanto la malattia sia ritenuta eradicata nel Regno Unito, salvo episodici casi di importazione dall’estero negli ultimi anni, il servizio sanitario nazionale britannico (NHS) impone tuttora la somministrazione di massa del vaccino anti-polio ai neonati al compimento delle 8 settimane di età.

A Londra copertura vaccinale contro la poliomielite al 90%

Secondo le stime più recenti, oggi il 95% dei bambini risulta aver completato l’intero programma vaccinale prescritto a livello nazionale; quota che scende tuttavia al 90% nella multietnica e multiculturale Londra. Il ceppo individuato dalle autorità potrebbe causare infezioni, ma probabilmente non malattie gravi, nelle persone che hanno ricevuto il vaccino antipolio iniettato.

In Italia copertura vaccinale anti-polio in calo

In Italia si sta assistendo a un leggero calo della copertura vaccinale contro la poliomielite. O quantomeno capita che i vaccini non vengono effettuati nei tempi raccomandati. Gli ultimi dati a 24 mesi, relativi quindi ai bambini nati nel 2018, suggeriscono che la copertura vaccinale è scesa al 94,02%, meno di un punto percentuale rispetto al 2019. Le regioni che superano il 95% sono passate da 14 nel 2019 a 9 nel 2020. Altre 2 regioni hanno valori superiori al 94%. Due regioni hanno una copertura inferiore al 90%. «Se avete avuto la pessima idea di non vaccinare i vostri figli contro la polio (o non siete vaccinati) provvedete immediatamente», ha scritto l’immunologo Roberto Burioni in un tweet. «Spiego meglio: l’uomo è l’unico ospite naturale del virus della polio quindi se nelle fogne di Londra c’è il virus significa che a Londra c’è gente che ha in questo momento la polio», ha aggiunto.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid: 3 o più dosi di vaccino in gravidanza aumentano la protezione dei neonati
Le donne in gravidanza che ricevono tre o più dosi di vaccino anti-Covid durante la gestazione presentano un livello di anticorpi specifici contro l’infezione nel cordone ombelicale di circa dieci volte più alto rispetto a quanto riscontrato nelle madri che hanno effettuato meno richiami. E questo offre una maggiore protezione ai nascituri. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Washington a Seattle
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Morbillo: mappato il percorso del virus nel cervello
Per la prima volta è stata realizzata una sorta di mappa della diffusione del virus del morbillo nel cervello sulla base dei dati di un paziente colpito da una rara e letale malattia cerebrale, chiaara panencefalite sclerosante subacuta (SSPE). A realizzare l'impresa sono stati i ricercatori della Mayo Clinic in uno studio pubblicato su PLOS Pathogens
Herpes zoster: l’efficacia del vaccino diminuisce nel tempo
Uno studio pubblicato sul British Medical Journal ha valutato l'efficacia del vaccino vivo contro l'herpes zoster, che è risultata massima per i primi 12 mesi dalla vaccinazione ed è diminuita in modo sostanziale nel tempo
Covid: efficacia del vaccino sottovalutata, studio rivela «falla» in trial clinici
L'efficacia del vaccino anti-Covid potrebbe esser stata sottovalutata. A fare luce su una nuova «falla» è stato uno studio condotto da un team di scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dell’Università di Salerno
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...