Intervento riuscito per la diciannovenne africana colpita da un grave tumore facciale. «L’Italia si conferma in questo terra di grande generosità» dichiara il Presidente della ONG Massimo Abenavoli
Durante l’intervento chirurgico, durato 12 ore, è stata asportata una massa tumorale di 1,85 kg che inglobava la mandibola della giovane paziente. Dopo l’asportazione i chirurghi hanno proceduto con successo alla ricostruzione della mandibola, utilizzando osso rivascolarizzato prelevato dalla gamba della paziente.
L’ameloblastoma è un tumore che origina dalle cellule deputate alla produzione dello smalto dentale e coinvolge le ossa mascellari, più spesso la mandibola; è caratterizzato da una forte aggressività locale per cui, nei casi in cui la diagnosi avvenga in stato avanzato di malattia, è necessario procedere con un intervento di asportazione estremamente radicale. Nel caso della ragazza senegalese è stata necessaria la rimozione dell’intera mandibola.
L’osso asportato è stato sostituito con un’altra mandibola “costruita” con un osso della gamba (il perone) della paziente stessa, mediante una tecnica di microchirurgia (indicata con il termine lembo) che consiste nel trasferimento di un tessuto conservando una connessione vascolare; la nuova mandibola è stata impiantata in sede, congiungendo i vasi del lembo con quelli del collo della paziente.
Data la delicatezza dell’operazione la giovane necessiterà di frequenti controlli post-operatori, pertanto nel primo periodo resterà n Italia, per poi ritornare nel suo Paese di origine.
“Tra sei mesi – conclude il professor Pelo – effettueremo la riabilitazione delle ossa mascellari restituendole la funzione masticatoria, oltre a quella estetica e portando così a termine il protocollo terapeutico”.
Si è giunti a questo lieto fine di restituire una vita normale a Mame grazie a un intervento umanitario che ha visto la collaborazione della Fondazione Gemelli e dei medici volontari di Emergenza Sorrisi “Doctors for smiling children”, Ong che da oltre 10 anni è impegnata in missioni chirurgiche in tutto il mondo con l’intento di restituire il sorriso e la speranza di una vita migliore a bambini e giovani con malformazioni del volto (ma non solo). I volontari della Ong hanno avuto modo di conoscere Mame durante l’ultima missione in Senegal. La ragazza conviveva con il tumore da oltre 10 anni, ma ormai lo stadio di crescita della massa era talmente elevato che si è reso necessario l’intervento tempestivo, altrimenti la giovane avrebbe rischiato la vita. Grazie all’appello della ONG per raccogliere i fondi necessari al suo trasferimento e alla sua permanenza in Italia Mame con l’aiuto dei chirurghi del Gemelli ce l’ha fatta.
“Ringraziamo la Fondazione Gemelli per aver accolto il nostro appello. La straordinaria sensibilità del Professor Pelo e del suo staff ha permesso di ridare una nuova vita e un nuovo sorriso a Mame. Un cammino – quello con la Fondazione Gemelli – che ci ha visto recentemente a fianco anche a Misurata in Libia. L’Italia si conferma in questo terra di grande generosità” – dichiara il Presidente di Emergenza Sorrisi Onlus Fabio Massimo Abenavoli.