La Campania è la seconda regione italiana per numero di morti legate a patologie cardiovascolari. Da queste evidenze nasce il tavolo congiunto tra Regione Campania e Novartis Italia, con l’obiettivo principale di attuare programmi di prevenzione secondaria rivolti ai cittadini ad alto rischio cardiovascolare
Con quasi 21 mila vittime di malattie cardiovascolari, la Campania è al secondo posto in Italia per numero di morti legate al sistema cardio-circolatorio. Non solo: oltre 1 milione e 300 mila persone sono a rischio di sviluppare un evento cardiovascolare e circa 800 mila campani presentano livelli di colesterolo LDL superiori a quelli raccomandati.
È quanto emerge dal report Health CaRe condotto dal Centro Interdipartimentale di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione (CIRFF) dell’Università Federico II di Napoli in collaborazione con la DG Tutela della salute della Regione Campania, che ha identificato i pazienti campani con cronicità e, in particolare, con patologie ad alto rischio cardiovascolare, in termini di prevalenza, aderenza terapeutica e costi di ospedalizzazione.
Per affrontare questa emergenza è stata annunciata martedì 28 gennaio la costituzione di un tavolo di lavoro congiunto tra Novartis Italia e Regione Campania, con l’obiettivo principale di attuare programmi di prevenzione secondaria rivolti ai cittadini ad alto rischio cardiovascolare.
Stili di vita sul banco degli imputati
Gli stili di vita scorretti sono la causa principale della cattiva salute cardiovascolare dei campani. Più di 1 cittadino su 2 non fa esercizio fisico ed è sovrappeso e 8 su 10 non hanno mai misurato i livelli del colesterolo LDL, un importante indicatore di rischio cardiovascolare.
Inoltre – sempre secondo il rapporto Health CaRe – oltre 2 milioni di cittadini della regione (il 37,7% della popolazione) ha ricevuto la diagnosi di almeno una patologia cronica. E le malattie cardiocircolatorie sono tra le cronicità più presenti in Campania, riguardando il 17,6% della popolazione.
Infine, dal rapporto Health CaRe è emerso un rischio cardiovascolare molto alto per 184.135 cittadini – che rispondono male all’offerta terapeutica (il 36,3% non aderisce alla terapia con le statine) – con un elevato numero di persone con iperlipidemia (12,2% della popolazione).
“La prevenzione rappresenta una priorità al centro dell’impegno della Regione Campania per ridurre l’impatto delle malattie sul territorio. – dichiara il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – La fotografia emersa dal report Health CaRe sulla popolazione a rischio cardiovascolare conferma quanto sia importante attivare nuovi modelli e strategie efficaci di gestione, che tengano conto delle complesse dinamiche che regolano la diagnosi, il trattamento e il follow-up dei cittadini a rischio, per poter ridurre la probabilità di recidive e migliorare gli esiti clinici a lungo termine”.
“Siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione della Regione Campania le nostre competenze scientifiche, per contribuire ad affrontare una vera e propria emergenza sanitaria dei nostri tempi, che incide pesantemente sulla vita delle persone e sulla sostenibilità del Sistema. – sottolinea Valentino Confalone, Country President di Novartis Italia – Come azienda siamo convinti che la collaborazione tra il settore pubblico e privato sia fondamentale per favorire l’emergere di nuovi modelli di medicina basata sul valore, orientata a portare benefici concreti alla salute delle persone, superando una visione compartimentalizzata e attivando l’importante sinergia tra sostenibilità e innovazione”.
Come si svilupperà la collaborazione
La collaborazione tra Novartis e la Regione Campania si svilupperà a partire dai risultati dell’analisi Real World e permetterà l’attuazione di nuovi percorsi di presa in carico e gestione per i pazienti campani ad alto rischio cardiovascolare, così da ridurre i tassi di mortalità regionali per queste malattie, principale causa di ricovero e decesso nel territorio.
Un’attività che si aggiunge alle misure poste in atto dalla Regione per ridurre l’impatto delle malattie croniche. L’obiettivo è quello di realizzare su tutto il territorio campano interventi multidisciplinari, terapeutici e di monitoraggio dei fattori di rischio, così da individuare precocemente i soggetti ad alto rischio di malattia e semplificare – grazie alle nuove tecnologie digitali – i percorsi organizzativi, migliorando la presa in carico dei pazienti, l’appropriatezza e l’aderenza alle cure.
Novartis in Campania
Novartis è presente in Campania il Campus Novartis per le Life Science di Torre Annunziata, che nel 2023 ha generato 5,7 miliardi di euro di export farmaceutico verso 118 Paesi, tra cui la Cina, e rappresenta un polo di eccellenza produttiva in tutto il Mezzogiorno. A febbraio 2024 è stata inaugurata una nuova area di produzione dello stabilimento per 1.000 metri quadri, che si sono aggiunti ai 150 mila già occupati dal campus e che saranno dedicati a tecnologie innovative per la produzione di nuovi farmaci.