Insieme a Sileri arriva a Lungotevere Ripa come sottosegretario, in quota Pd, Sandra Zampa. Il Chirurgo romano ha guidato per 15 mesi la Commissione Sanità di Palazzo Madama. Dall’endometriosi ai contenziosi medico-paziente, idee e proposte per rilanciare la sanità
Pierpaolo Sileri è il nuovo Vice Ministro alla Salute. Andrà ad affiancare, insieme al Sottosegretario del Partito democratico Sandra Zampa, il lavoro del nuovo ministro Roberto Speranza.
L’approdo a Lungotevere Ripa del chirurgo romano cambia gli assetti in Parlamento: Sileri dovrà lasciare la poltrona di Presidente della Commissione Sanità, ruolo in cui aveva raccolto apprezzamenti bipartisan in questi primi 15 mesi di legislatura.
«Da chirurgo già essere stato eletto senatore è stato un grande onore, e lo è ancora di più fare il viceministro. Quello che conta però non è il singolo ma il gioco di squadra» sono state le prime parole di Sileri dopo la nomina a margine della conferenza stampa al ministero della Salute ‘Ascolta il mio cuore’ di Senior Italia. Sulla questione dei fondi per la sanità, Sileri stila un suo primo piano di interventi per ottimizzare le risorse: «Serve una digitalizzazione del Ssn, se ne parla da tantissimi anni – ricorda – occorre investire in questa azione per ottenere miliardi di risparmi». Altra priorità è la «riorganizzazione di molti ospedali, alcuni sono vetusti e hanno costi di manutenzione molto alti rispetto ad una struttura nuova». Sileri ricorda che «occorre una visione olistica per il San, e bisogna mettersi seduti a un tavolino per fare una seria programmazione e mettere più servizi sul territorio, non solo il pronto soccorso». Infine sul Patto della Salute, il neo vice ministro chiosa: «È in cima alla lista e presto sarà chiuso»
Alla sua prima esperienza politica, Sileri vanta un curriculum medico di primo piano con alle spalle anche un’esperienza di lavoro negli Stati Uniti. Docente all’università Tor Vergata di Roma e in alcuni atenei stranieri tra cui la University of Illinois a Chicago, ricercatore, tutor di studenti di Medicina, correlatore e controrelatore di tesi sperimentali per studenti della Facoltà di Medicina, di medici in formazione specialistica e di dottorandi di ricerca, Sileri è autore di oltre 170 pubblicazioni ‘peer reviewed’ su riviste internazionali e relatore in oltre 350 congressi internazionali e nazionali. Oggi è chirurgo specializzato nelle patologie dell’apparato digerente al Policlinico Tor Vergata della Capitale.
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In Parlamento si è caratterizzato per numerose proposte di legge: dal ddl sulla donazione post mortem del corpo a fini di ricerca all’insegnamento dell’educazione sanitaria nella scuola, poi quello sulla cura dell’endometriosi e quello sull’intramoenia per le professioni sanitarie. È intervenuto più volte sul tema delle infezioni ospedaliere e su quello della Formazione continua dei medici chiedendo un metodo che permetta ai camici bianchi di facilitare l’acquisizione dei crediti. Ha inoltre promosso l’istituzione della giornata nazionale della salute dell’uomo e quella per l’aderenza alla terapia.
Nel bilancio del suo primo anno alla guida della Commissione Sanità di Palazzo Madama ha posto anche l’attenzione sul tema del contenzioso medico-paziente aderendo all’idea di una «camera di compensazione all’interno delle strutture sanitarie attraverso le quali si può ridurre il contenzioso, cioè cercare di dirimere quelle che sono le dispute molto prima che si arrivi davanti un giudice, sia esso ordinario sia esso penale». Poi aveva ricordato i risultati più importanti raggiunti dal primo governo Conte: «Lo sblocco del turnover grazie al Decreto Calabria, l’aumento del numero delle borse di specializzazione per la carenza dei medici, lo sblocco del payback fino al 2017».