«Il 30% degli over 70 può sviluppare maculopatie. Possono nascondersi dietro a fattori ambientali o genetici: fumo, stile di vita errato. I danni del fumo e dell’inquinamento sono simili: ma ricercando le cause delle patologie non si puntualizza mai quanto sia importante vivere in un ambiente verde» così Mario Stirpe, Presidente Fondazione Bietti Onlus
Una volta, i bambini erano educati al rispetto della natura, dell’ambiente e del verde. Oggi non è più così e, solo recentemente, le giovani generazioni iniziano a preoccuparsi dei rischi e degli effetti che l’inquinamento può avere sulla loro salute e quella dei futuri figli. «Noi siamo stati molto più fortunati, abbiamo vissuto in un ambiente molto curato in cui si rispettava la natura» ha affermato Mario Stirpe, presidente della Fondazione Bietti onlus per lo studio e la ricerca in oftalmologia in occasione del convegno organizzato di recente a Roma per la Giornata mondiale della vista.
«Oggi non viene rispettata l’unica cosa che ci protegge: la natura. Le piante assorbono anidride carbonica e le particelle dannose per l’organismo, che possono provocare asma, polmoniti, infarti o quel fastidioso disturbo chiamato occhio secco» ha continuato il professore, dimostrando che l’ambiente esterno può esercitare un’influenza negativa sulla nostra salute, anche oculare.
La superficie oculare, infatti, risente molto dell’ambiente inquinato. «Se osserviamo Roma ci rendiamo subito conto di quanto poco venga rispettata la natura. Stiamo perdendo tutti i nostri alberi perché non sono curati: a Roma sono dieci anni che le piante non vengono toccate e potate. I pini si sradicano, con il vento cadono e possono provocare anche danni alle persone. Una volta, venivano potate ad anni alterni» ha specificato il presidente. Come possiamo difenderci dall’inquinamento ambientale? «Limitando l’uso dei riscaldamenti, usando meno l’automobile ad esempio. Ma sono delle cose che vengono fatte per una settimana e poi si torna alle abitudini e alle consuetudini normali» ha evidenziato il professore con dispiacere.
Le patologie oculari provocano 217 milioni di ipovedenti nel mondo: «La prevenzione in medicina, è il punto essenziale. Viene prima ancora della terapia – ha commentato il professor Stirpe – perché indaga le cause della malattia. La maculopatia, ad esempio, è la più affliggente degli ultimi anni con l’allungamento della vita. Al di sopra di 70 anni, il 30% delle persone può andare incontro a maculopatie. Dietro lo sviluppo di maculopatie possono nascondersi fattori sia ambientali che genetici: fumo, stile di vita errato. I danni del fumo e dell’inquinamento sono molto simili; ma ricercando le cause delle patologie – ha concluso – non è stato mai puntualizzato quanto sia importante vivere in un ambiente verde».