I benefici del latte materno sono ormai noti: dai fattori protettivi per la mamma e il bambino alla costruzione del microbioma che il nascituro porterà con sé
«Il latte materno è la prima e più importante misura di prevenzione della salute da tutelare. Sono ormai ben noti, infatti, e supportati da innumerevoli evidenze scientifiche i fattori protettivi dell’allattamento per la mamma e il bambino, ma meritano di essere citati anche la prevenzione della depressione perinatale e la costruzione del microbioma che il bambino si porterà in dote nel corso della vita». Con queste parole, la Federazione nazionale ordini della professione ostetrica raccoglie e supporta la settimana dell’allattamento materno (Sam) 2021 che lancia un appello di sensibilizzazione dal titolo “Proteggere l’allattamento: una responsabilità da condividere”.
Promossa dall’Oms e dall’Unicef, la settimana dedicata all’allattamento materno ricade dall’1 al 7 ottobre e sarà caratterizzata da diverse iniziative di informazione e formazione, coinvolgendo istituzioni e professionisti sanitari dell’area materno neonatale. «Quando si parla di “protezione” – spiegano i vertici nazionali delle ostetriche italiane – l’ostetrica percepisce immediatamente il riferimento al codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno Oms/Unicef, documento pubblicato nel 1981 che ha compiuto 40 anni e a tutt’oggi recepito solo in parte, i cui principi sono riportati dalla professione ostetrica all’interno del proprio codice deontologico».
La Fnopo, componente del tavolo tecnico ministeriale per l’allattamento al seno (Tas), prenderà parte alla terza conferenza nazionale sull’allattamento, organizzata dal ministero della salute e che si svolgerà il 12 ottobre, con un intervento dal titolo “Ospedalizzazione della coppia in allattamento”. Una partecipazione che dimostra come le ostetriche siano sempre in prima linea a protezione, sostegno e promozione dell’allattamento materno anche in casi di emergenza/urgenza e in situazioni critiche quali il ricovero in ospedale da parte di una neomamma e del suo bambino» conclude la Fnopo.
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