Salute 8 Marzo 2023 11:20

Sanità, le aziende francesi in Italia chiedono una cabina di regia al Governo

Il Club Santè Italie ha riunito a Palazzo Farnese istituzioni e stakeholder della sanità. Tra le richieste alle istituzioni quella di misure per stimolare un contesto sostenibile per gli investimenti in Italia

Sanità, le aziende francesi in Italia chiedono una cabina di regia al Governo

Si è svolto nel prestigioso scenario di Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia a Roma, l’incontro tra il Club Santè Italie, associazione che riunisce le aziende francesi del settore della salute presenti in Italia, e istituzioni e protagonisti del mondo della sanità in Italia.

A fare gli onori di casa l’ambasciatore francese Christian Masset e il presidente del Club Santè Italie Marcello Cattani, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi per Italia e Malta e anche Presidente di Farmindustria.

Ricco il parterre istituzionale: erano presenti Valentino Valentini, Viceministro Imprese e Made in Italy, Marcello Gemmato, Sottosegretario alla Salute, Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione e Francesco Zaffini, Presidente della Commissione Lavoro e Sanità in Senato.

Al centro degli interventi gli investimenti in sanità, la medicina territoriale, la sanità digitale, il partenariato pubblico e privato. «Le realtà imprenditoriali che afferiscono al Club sono profondamente radicate nel nostro Paese. Sono aziende d’eccellenza che credono nelle sue grandi potenzialità e ne accrescono la competitività a livello internazionale – ha affermato Marcello Cattani, Presidente di Club Santé Italie, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi per Italia e Malta  -. Lo spirito con cui apriamo un confronto con i nuovi interlocutori istituzionali è volutamente concreto e costruttivo perché pone al centro temi che sentiamo cruciali per promuovere lo sviluppo e l’innovazione nel settore della salute in Italia e in Europa».

«Questo nuovo incontro del Club Santé Italie, che sono felice di ospitare a Palazzo Farnese, dimostra la dinamica comune molto forte avviata dalle aziende francesi e italiane e la loro volontà di far crescere le relazioni economiche tra Italia e Francia nello spirito del Trattato del Quirinale – dichiara l’Ambasciatore – questi scambi promossi dal Club favoriscono la nascita di nuove partnership tecnologiche e industriali, e permettono alle nostre aziende di partecipare attivamente alla costruzione di un Europa della salute più forte e sovrana».

Le richieste del Club Santè

Il Club Santé Italie ha chiesto alle istituzioni misure per stimolare un contesto sostenibile per gli investimenti in Italia, promuovere partenariati pubblico – privati per favorire uno scenario competitivo e attrarre investimenti, potenziare la medicina territoriale e le cure domiciliari e potenziare la sanità digitale per rispondere ai bisogni dei cittadini.

Le aziende hanno sottolineato l’importanza di investire sulla competitività del Paese in considerazione, anche, del fatto che, per esempio, che il settore farmaceutico e dei dispositivi medici in Italia è fortemente penalizzato, a causa dell’impatto finanziario derivante dal meccanismo del tetto di spesa e del payback. Misure che andrebbero riviste al fine di rendere il Paese maggiormente attrattivo, anche attraverso la promozione della cooperazione tra pubblico e privato in ottica di attrazione degli investimenti.

Ha parlato a lungo delle criticità della riforma dell’assistenza territoriale il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, che ha evidenziato alcuni problemi, a partire dalla carenza di personale. «È importante considerare che la continuità della presa in carico del paziente fra ospedale e territorio passa dalla razionalizzazione dei presidi intermedi e di prossimità e dal necessario coinvolgimento della rete dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e delle farmacie. In tal senso, si inserisce con un ruolo centrale anche la telemedicina, che con l’offerta dei diversi strumenti di sanità digitale è in grado di declinare in modo più in concreto il concetto di casa come primo luogo di cura».

In particolare, rispetto al tema degli investimenti in sanità, la proposta del Club Santé Italie è quella di istituire una cabina di regia per la strategia nazionale in ambito sanitario con il Governo, le Regioni e l’Industria con l’obiettivo di studiare soluzioni, quali ad esempio assicurazioni sanitarie da parte delle aziende private e programmi di welfare, in grado di alleggerire la pressione sul sistema pubblico liberando risorse da investire. Allo stesso modo la promozione di partenariati pubblico-privati può migliorare la sostenibilità del sistema producendo innovazione e garantendo efficienza ed efficacia dei servizi pubblici erogati.

La sfida dell’innovazione digitale in Sanità

«L’emergenza pandemica che il nostro Paese ha dovuto affrontare – commenta Butti – ci ha mostrato con chiarezza quanto sia essenziale investire nella sanità. Con la trasformazione digitale abbiamo oggi l’opportunità di aumentare le nostre capacità di prevenzione e reazione, ottimizzare i costi, ma soprattutto garantire ai cittadini un equo accesso ai servizi sanitari. Da Nord a Sud, ovunque essi si trovino. Per la sanità digitale abbiamo stanziato oltre 2 miliardi di euro dal Pnrr. Sarà ora nostro compito procedere in modo deciso, coinvolgendo tutti gli operatori pubblici e privati, assicurando la sicurezza dei dati e favorendo gli incentivi a sostegno dell’innovazione nel campo della sanità».

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