La scelta della Fp Cgil Medici e della Uil di cancellare la protesta dei camici bianchi indetta per il 23 febbraio viene contestata dalla altre sigle riunite nell’intersindacale, che infatti hanno deciso di mantenere la mobilitazione. Per la CIMO «revocare lo sciopero prima di conoscere le determinazioni di Regioni ed ARAN non è atto di […]
La scelta della Fp Cgil Medici e della Uil di cancellare la protesta dei camici bianchi indetta per il 23 febbraio viene contestata dalla altre sigle riunite nell’intersindacale, che infatti hanno deciso di mantenere la mobilitazione.
Per la CIMO «revocare lo sciopero prima di conoscere le determinazioni di Regioni ed ARAN non è atto di responsabilità ma una scelta politica ben precisa».
Il sindacato guidato da Guido Quici, pur augurandosi il successo delle trattative che inizieranno il 20 febbraio, non si fida delle promesse della politica: «In questi anni la parola sanità è stata ampiamente elusa dalla politica sia nazionale che regionale, non c’è mai stata la volontà di rinnovare i contratti di lavoro, le condizioni di lavoro dei medici e sanitari sono sempre più precarie. CIMO conserva ancora una buona memoria e proprio per questo non ha alcuna intenzione di fare da stampella alla politica in questa fase pre elettorale».