Salute 10 Gennaio 2024 15:19

Sclerosi multipla, scoperto possibile legame con il virus della mononucleosi

Uno studio condotto dall’UtHealth di Houston pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas ha associato l’infezione da Ebv è alla sclerosi multipla. Ma il modo in cui il virus contribuisca alla malattia resta un mistero

Sclerosi multipla, scoperto possibile legame con il virus della mononucleosi

La sclerosi multipla potrebbe essere scatenata dalla risposta immunitaria dell’organismo al virus della mononucleosi, ovvero il virus di Epstein-Barr. Lo indica lo studio condotto dall’UtHealth di Houston pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas. L’infezione da Ebv è stata associata alla sclerosi multipla, ma il modo in cui il virus contribuisca alla malattia resta un mistero. Oltre il 95% delle persone è stato infettato da  questo virus molto comune. Tuttavia, in genere rimane allo stadio latente e non causa alcun problema. In alcuni casi, però, i linfociti T specifichi per l’infezione da EBV possono causare problemi.

La metodologia di ricerca

Gli esperti hanno infatti dimostrato che i linfociti T specifici per le cellule infettate dall’Ebv sono presenti in numero elevato nel liquido cerebrospinale dei pazienti con sclerosi multipla in fase iniziale. I ricercatori hanno ottenuto campioni di sangue e liquido cerebrospinale da otto pazienti in fase di diagnosi di sclerosi multipla. Hanno esposto le cellule del sangue dei pazienti a diversi stimoli, tra cui il virus Ebv, il virus della varicella, dell’influenza e la candida. Hanno poi osservato che le cellule T nel liquido cerebrospinale dei pazienti affetti da sclerosi multipla rispondono al virus Ebv.

I risultati

In media, il 13% delle cellule T nel liquido cerebrospinale delle persone con i primi sintomi di sclerosi multipla è specifico per i linfociti B infettati da Ebv, dimostrando un chiaro legame tra Ebv e sclerosi multipla. “Questo lavoro dimostra che le cellule T specifiche per i linfociti B Lcl sono presenti nel liquido  cerebrospinale nelle prime fasi della malattia – spiegano gli autori -. Questo  suggerisce fortemente che queste cellule stanno causando la malattia o vi stanno contribuendo in qualche modo. Abbiamo esperimenti in corso per definire cosa potrebbero fare queste cellule”, concludono.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...