Salute 7 Marzo 2025 09:40

Scompenso cardiaco da ipertensione: “Ecco come il cervello prova a salvare il cuore”

Uno studio guidato dall'Irccs Neuromed descrive un circuito biologico a tre che, oltre a cervello e cuore. coinvolge anche la milza
Scompenso cardiaco da ipertensione: “Ecco come il cervello prova a salvare il cuore”

Se la pressione sanguigna sale il cervello fa da scudo e protegge il cuore dallo scompenso, una delle principali cause di mortalità legate all’ipertensione. A spiegare il meccanismo di difesa è uno studio guidato dall’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) e pubblicato su ‘Immunity’. Gli autori della ricerca descrivono “un meccanismo biologico che coinvolge il cuore, il cervello e la milza nella risposta cardiaca al sovraccarico emodinamico provocato dall’ipertensione arteriosa”.

Ecco come il cervello protegge il cuore

Più precisamente, chiarisce la ricercatrice del Neuromed Sara Perrotta, primo autore del lavoro, “abbiamo scoperto che il cuore, sotto pressione a causa dell’ipertensione, invia un segnale al cervello che a sua volta attiva il sistema immunitario nella milza. Quest’ultima rilascia un fattore di crescita, chiamato Placental Growth Factor (PlGf), capace di stimolare specifiche cellule immunitarie presenti nel muscolo cardiaco, favorendo un rimodellamento inizialmente adattativo. Tuttavia, con il tempo, questo processo tende a peggiorare, compromettendo la funzionalità del cuore”.

Un circuito a tre

Nello studio è, dunque, descritto “un vero e proprio circuito biologico – spiegano gli esperti del Neuromed – che collega tre organi: il cuore che segnala il sovraccarico; il cervello che processa l’informazione e invia comandi alla milza; la milza che risponde producendo il PlGf, una molecola già nota per la sua importanza nei processi di crescita e riparazione dei tessuti. E si torna di nuovo al cuore: il PlGf stimola dei particolari macrofagi residenti in questo organo esprimenti il recettore Neuropilina-1. Queste cellule immunitarie, stimolate da PlGf, proliferano per favorire una risposta strutturale che consente al muscolo cardiaco di sopportare meglio la pressione elevata”.

Esperimenti su modelli animali e uomini

Gli scienziati hanno condotto esperimenti su modelli animali, allargando però le loro indagini anche all’uomo e rilevando che “anche in pazienti ipertesi i livelli di PlGf nel sangue aumentano parallelamente ai segni di un rimodellamento del cuore. Inoltre, è stata individuata l’espressione di una particolare proteina, Neuropilina-1, nei macrofagi del tessuto cardiaco umano, confermando l’esistenza di un meccanismo simile anche nella nostra specie”.

Una base per future strategie terapeutiche

“Questa scoperta – commenta Daniela Carnevale, professore ordinario dell’università Sapienza di Roma e Irccs Neuromed, ultimo nome e autore di riferimento dello studio – apre nuove prospettive nella comprensione di come il sistema nervoso e quello immunitario lavorino insieme per governare la risposta del cuore nei processi patologici che portano allo scompenso cardiaco. In futuro – prospetta – potremmo immaginare strategie terapeutiche capaci di modulare questa risposta naturale per prevenire l’evoluzione dell’insufficienza cardiaca”. Lo studio ha coinvolto ricercatori di istituti internazionali, tra cui le università di Manchester, Toronto ed Edimburgo.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...