Salute 20 Gennaio 2022 13:00

Scuole: tutte le iniziative delle Regioni del Nord per frenare Omicron

Con “Adotta una Scuola” pediatri in classe in Lombardia per tamponi e consulenza. In Piemonte 900 classi in DAD, si punta su tamponi salivari e campagna vaccinale. Veneto test rapidi gratuiti per gli studenti fino al 28 febbraio. Friuli-Venezia Giulia: fondi per la scuola e tamponi antigenici gratuiti

Scuole: tutte le iniziative delle Regioni del Nord per frenare Omicron

Scuole sull’orlo del collasso. Omicron viaggia veloce, soprattutto tra i più giovani, e gli istituti scolastici faticano a gestire la situazione tra positivi, quarantene, rientri e classi in DAD. Per allentare la pressione le Regioni del nord, tra le più colpite dalla pandemia, si stanno attivando per fare un monitoraggio e mettere in campo delle iniziative che possano aiutare i dirigenti scolastici a superare le criticità emerse soprattutto al rientro dalle vacanze natalizie.

Lombardia: Pediatri a scuola tre ore settimanali

La Lombardia, tra le regioni più colpite dal Covid, corre ai ripari con i pediatri di libera scelta. Con il progetto “Adotta una scuola”, infatti, il pediatra (o più di uno nei plessi più popolosi) dovrà rendersi disponibile nei mesi di gennaio, ormai ancora per pochi giorni, febbraio e marzo per fornire supporto con una presenza costante di almeno tre ore settimanali consecutive, durante le quali si occuperà di fare tamponi rapidi agli studenti e fornire consulenza al personale scolastico. Partita la macchina organizzativa con ATS e Provveditorato, la parola passa ora ai pediatri che intendono aderire (al momento hanno accolto favorevolmente l’iniziativa circa il 10%) e che dovranno farlo, comunicando la loro disponibilità ad ATS.

Spetterà poi a queste ultime, di concerto con le scuole, individuare gli istituto comprensivi da coprire – presumibilmente quelli più popolosi -. Secondo le informazioni date da Regione Lombardia spetterà alle ATS supportare e facilitare il coordinamento delle attività tra i pediatri e gli istituti comprensivi e, tramite il portale scuola, garantire l’emissione di provvedimenti di quarantena e di sorveglianza, così come sarà compito dell’ATS l’attività di registrazione dell’esito dei tamponi mentre l’istituto comprensivo provvederà all’eventuale convocazione degli studenti che necessitino di essere testati. Per dare sostegno al progetto, potranno collaborare anche le ASST mettendo a disposizione negli istituti più grandi il proprio personale infermieristico di supporto, in particolare gli infermieri di famiglia.

Piemonte: monitoraggio, potenziamento dei mezzi di trasporto e campagna vaccinale. Dal 21 gennaio accesso libero alle prime dosi per la fascia 12-19 anni

Per garantire una scuola sicura è stata attuata una campagna di screening con il potenziamento del trasporto degli studenti a partire dallo scorso mese di settembre con l’avvio dell’anno scolastico. Un’iniziativa validata dal gruppo di epidemiologi della Regione Piemonte. «L’obiettivo era ed è garantire la scuola in presenza – spiega l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi -. Il personale scolastico ha risposto con senso di responsabilità alla campagna vaccinale del Piemonte contribuendo in modo determinante alla ripresa in presenza delle lezioni. Grazie ai vaccini, agli screening e alle misure di prevenzione, abbiamo garantito alla scuola piemontese un sistema di sicurezza di indubbia affidabilità, nonostante nelle ultime settimane, prima della pausa natalizia, la nuova variante Omicron abbia determinato un elevato numero di contagi».

Un obiettivo che nell’ultimo mese si è scontrato con la nuova impennata di casi dovuti alla variante Omicron, che ha portato ad avere nelle ultime settimane 900 classi in quarantena, con una prevalenza tra i bambini delle scuole primaria, meno coperti dal vaccino. Per invertire la rotta si punta ora su un costante monitoraggio: il programma “Scuola sicura” prevede un test salivare ogni quindici giorni su base volontaria nella scuola primaria, mentre un test la settimana presso gli hotspot delle Asl per gli studenti delle medie e per il personale docente e non docente delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado e della formazione professionale un test ogni 15 giorni presso un hotspot. Le scuole che hanno aderito al programma sono 483 tra le primarie e 183 tra le secondarie di primo grado per un numero complessivo di oltre 20 mila studenti. Per quanto riguarda il trasporto scolastico sono tre i punti principali del piano adottato da Regione Piemonte: potenziamento delle corse, capacità di riempimento dei mezzi, monitoraggio e implementazioni quotidiane. Dal 13 settembre sono state effettuate ogni settimana oltre 5.000 corse aggiuntive di autobus e altre 174 tra bus e treni aggiuntivi al servizio ferroviario, per un totale di oltre 110.000 chilometri percorsi. Sono stati anche riattivati 25 treni attualmente sospesi, per un totale di 109 corse settimanali. Sul fronte vaccinale la novità è l’accesso diretto alle prime dosi per la fascia di età 12-19 anni da venerdì 21 gennaio presso gli appositi hub che sono consultabili sul portale della Regione.

Sulla platea complessiva di 313.000 studenti dai 12 ai 19 anni, sono 260 mila coloro che hanno fino ad oggi aderito alla campagna vaccinale, ovvero l’83%. Di questi, oltre 254.000 hanno ricevuto la prima dose (pari al 97,6% degli aderenti e all’81% della platea potenziale). Sono invece oltre 240.000 i giovani che hanno completato il ciclo (92,3% degli aderenti e il 76,7% della platea potenziale). Dei 246.000 bambini dai 5 agli 11 anni, sono circa 76.000 ad oggi gli aderenti alla campagna vaccinale, ovvero circa il 30%. Di questi, 33.000 hanno già ricevuto la prima dose (45% degli aderenti).

Veneto: dopo le scuole sentinella, l’auto sorveglianza nelle secondarie di primo e secondo grado con test rapidi

L’occhio vigile della Regione Veneto ha monitorato, sin dall’avvio dell’anno scolastico 2021 -2022, i casi di Sars-CoV-2 nelle primarie e secondarie di primo e secondo grado con il progetto Scuole Sentinella. All’iniziativa, partita lo scorso mese di novembre, hanno aderito il 78% delle scuole suddivise in tre sessioni con picchi del 95% nelle province di Venezia e Verona e con particolare riscontro nelle scuole secondarie di primo grado dove ha risposto l’81% degli istituti. Agli studenti che hanno dato il proprio consenso informato veniva consegnato un kit per l’autosomministrazione di un test rapido e, a seguito di una positività, il protocollo prevedeva la presa in carico dell’alunno da parte dei Dipartimenti di Prevenzione. Un provvedimento che nel 2022 con l’impennata di casi di Omicron, è stato rivisto e implementato con il decreto legge del 7 gennaio secondo il quale sono state inserite specifiche disposizioni per il tracciamento dei contagi nella popolazione scolastica delle scuole secondarie di primo e secondo grado, soggette ad auto sorveglianza a seguito di un contatto scolastico e in condizione di asintomaticità, mediante l’esecuzione gratuita fino al 28 febbraio 2022 di test antigenici rapidi per la rilevazione di antigene Sars-CoV-2 presso le farmacie di comunità o le strutture aderenti al protocollo nazionale.

Nel decreto Regione Veneto ha puntualizzato che l’iniziativa riguarda solamente gli studenti vaccinati da meno di 120 giorni o guariti da meno 120 giorni e soggetti al regime di auto-sorveglianza. Solo in quel caso l’alunno avrà diritto all’esecuzione gratuita di test antigenici rapidi presso le farmacie di comunità o le strutture sanitarie aderenti al protocollo d’Intesa o ancora, su segnalazione della scuola, potranno rivolgersi al pediatra di libera scelta o al Medico di Medicina Generale per avere la prescrizione del test antigenico su ricetta elettronica di tipo farmaceutico, senza oneri purché nella ricetta sia indicato quale codice AIC il numero 983790294. In alternativa i Pediatri di libera scelta e i Medici di Medicina Generale potranno effettuare direttamente il test antigenico rapido all’alunno, registrando nel Portale Operatore l’erogazione inserendo nel campo relativo all’esenzione il valore Tampone studente.

Un pacchetto scuola per il Friuli-Venezia Giulia

Doppio impegno per il Friuli-Venezia Giulia: oltre alla contagiosità del virus deve far fronte anche alla resistenza del personale non in regola con l’obbligo vaccinale. Sono il 5,58% dei docenti e il 6,22% del personale Ata nelle scuole statali e circa il 4% delle scuole paritarie. Numeri che diventano ingestibili se sommati alle defezioni per Covid, come confermato dagli stessi dirigenti scolastici che lamentano difficoltà nel sostituire il personale sospeso oltre che il personale assente per positività che è notevolmente aumentato nelle ultime settimane. La giunta Fedriga ha attivato quindi il pacchetto scuola che prevede lo stanziamento di 3 milioni di euro per garantire la qualità del servizio di istruzione e la sicurezza nelle scuole statali e paritarie per l’anno in corso. Nel dettaglio, sono state aumentate le ore del personale Ata in 167 scuole, con risorse pari a 1.276.182,27 euro, inoltre sono state incrementate le ore dei docenti di sostegno in 34 scuole con 318.832,80 euro. Stentano invece a decollare i tamponi gratis per gli studenti, nei primi giorni sono stati meno di 3 mila. In particolare, le prenotazioni con ricetta registrate dalla piattaforma informatica di Federfarma sono ancora sotto le centinaia, mentre le previsioni sarebbero di 10 mila a settimana. Le nuove direttive non vengono ancora applicate dalle scuole e dai medici di famiglia che a breve dovrebbero essere coinvolti in prima persona nel tracciamento con i test antigenici rapidi.

 

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