Salute 23 Novembre 2017 19:26

«Ecco i segreti dei cibi giapponesi che allungano la vita» parla il Dr. Kikuya Uno, Director of the Heart Rhythm Center (Sapporo Clinic)

«Giapponesi e italiani i più longevi al mondo per quello che mangiano» l’intervista esclusiva al professore giapponese che conduce studi ad Okinawa, l’isola degli ultracentenari
«Ecco i segreti dei cibi giapponesi che allungano la vita» parla il Dr. Kikuya Uno, Director of the Heart Rhythm Center (Sapporo Clinic)

Cosa hanno in comune la dieta mediterranea e quella giapponese? Sono considerate le diete più sane al mondo. Perché? L’abbiamo chiesto a Dottor Kikuya Uno, direttore del Heart Rhythm Center presso la Sapporo Cardio Vascular Clinic (Hokkaido, Giappone) intervistato da Sanità Informazione in occasione del meeting ‘Place’ che ha riunito in questi giorni a Roma, i cardiologi più qualificati al mondo.

Hokinawa in Giappone e la Sardegna in Italia, sono le isole più longeve al mondo. Quali sono gli elementi che contribuiscono a rendere queste comunità più in salute rispetto alle altre?

«Sicuramente l’alimentazione. Corrette abitudini alimentari sono fondamentali per condurre una vita sana, per avere una funzionalità cardiaca ottimale e per prevenire malattie croniche. In questa ottica, la dieta mediterranea e quella giapponese, sono considerate le migliori al mondo per una serie di elementi: in entrambi i paesi le abitudini alimentari sono sostanzialmente buone, sia in Giappone che in Italia si utilizza molto il pesce fresco, preparato in maniera diversa ma comunque, nella maggior parte dei casi, prodotto di qualità. Inoltre in Italia vengono utilizzati altri ingredienti presenti sulle tavole degli italiani tutti i giorni, mi riferisco a l’olio di oliva frutto di una tradizione secolare e l’aceto balsamico che in particolare è un ingrediente in comune tra Italia e Giappone (N.d.R. la risposta giapponese all’aceto balsamico di Modena è il Kurozu, un olio nero derivante dalla fermentazione di riso e koji), anche noi ne utilizziamo in abbondanza perché fa parte anche della tradizione giapponese. Ecco tutti questi elementi contribuiscono a garantire un regime alimentare energico e bilanciato».

Abbiamo parlato delle analogie tra dieta mediterranea e giapponese, ma quali sono invece le differenze più evidenti?

«Come risaputo i giapponesi fondano prevalentemente il loro regime alimentare sull’uso quotidiano di riso, dunque assumiamo una grande quantità di carboidrati, mentre gli italiani in prevalenza consumano proteine. Noi giapponesi di proteine ne assumiamo una percentuale sicuramente più bassa rispetto ad altre popolazioni e soprattutto in confronto agli italiani: questa la principale differenza fra le due diete. Inoltre le popolazioni occidentali, quindi non solo l’Italia, ma per esempio anche la Francia, fanno un grande consumo di formaggio. In Giappone non abbiamo questa abitudine, alcuni formaggi italiani sono molto grassi altri invece magri e consigliabili per l’assunzione di ferro che è importantissimo per il fabbisogno quotidiano in particolare per donne e anziani».

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...