Salute 4 Aprile 2022 13:10

Sesso, il Punto G non esiste, ma ci sono 5 aree erogene femminili

Un gruppo di esperti di salute sessuale dicono che il Punto G non esiste, ma che invece bisognerebbe parlare di Zona G

Sesso, il Punto G non esiste, ma ci sono 5 aree erogene femminili

Non chiamatelo più Punto G. Perché nella realtà non esiste un unico punto all’interno della vagina che, quando viene stimolato, scatena orgasmi intensi. Sarebbe invece più corretto parlare di Zona G, un totale di cinque tessuti separati erogeni che producono quelle sensazioni di piacere attribuite, probabilmente per errore, al Punto G. Questo è quanto sostiene un  gruppo di specialisti della sessualità in un editoriale pubblicato sulla rivista Sexual Medicine Reviews.

La mappa della Zona G, le 5 aree erogene della donna

Per anni è stato detto che nella donna ci fosse un punto esatto da dove parte ed esplode il piacere sessuale. Ci sono stati anche dei tentativi di localizzarlo: si è ipotizzato che si trovasse a pochi centimetri all’interno della vagina, sulle pareti superiori. Ma in realtà pare che ci siano ben 5 aree legate al piacere femminile e sono: la crura del clitoride, il bulbo clitorideo, le ghiandole periuretrali, l’uretra e la parete vaginale anteriore. Per questo gli specialisti ritengono che il «termine corretto» non dovrebbe essere Punto G ma «Zona G». Per arrivare a queste conclusioni gli specialisti hanno riesaminato la descrizione originale dell’area erogena femminile fatta per la prima volta dal ginecologo tedesco Ernst Gräfenberg, che negli anni ’50 scoprì l’area dove nasce l’orgasmo.

La zona erogena svolge tre importanti funzioni del piacere sessuale femminile

Il nome «Punto G» è stato coniato in seguito da Frank Addiego e altri suoi colleghi, che negli anni ’80 hanno scritto l’eiaculazione femminile. «Sulla base della descrizione di Gräfenberg della parete vaginale anteriore come contenente una ‘zona erogena distinta‘, riteniamo che il successivo uso del termine ‘Punto G‘, coniato 31 anni dopo da Addiego et al, sia fuorviante», hanno scritto gli esperti, i quali ricordano che Gräfenberg attribuiva originariamente tre funzioni alla «zona erotica»: sensazioni piacevoli, rigonfiamento ed eiaculazione fluida. Poiché nessun singolo punto è responsabile di tutte le funzioni, secondo gli specialisti, è probabile che siano coinvolti cinque tessuti separati.

Per gli esperti è necessario ripensare al Punto G per ricerche future

«Suggeriamo che l’attuale termine ‘Punto G’ sia fuorviante e quindi inappropriato», hanno scritto. «Le cinque regioni erogene della parete vaginale anteriore sono denominate in modo più accurato e appropriato con ‘Zona di Gräfenberg o Zona G‘». Gli autori dell’editoriale esortano quindi gli esperti di salute sessuale a considerare questo cambio di nome per ricerche future. La scienza dietro il Punto G è controversa, con vari studi che affermano che non esiste perché nemmeno i ricercatori possono trovarlo.

I Punto G è introvabile come la città perduta di Atlantide

Fino allo scorso anno, un gruppo di scienziati portoghesi che lavorava da anni alla ricerca del Punto G non sono riusciti a individuarne la posizione, le dimensioni o la natura. Tanto che lo hanno descritto emblematicamente come la città perduta di Atlantide. Un’altra ipotesi è che il Punto G sia semplicemente una parte interna profonda del clitoride stimolata durante il sesso. Alcuni esperti, tuttavia, ritengono che gli studi che affermano l’inesistenza del Punto G contrastano con le esperienze di molte donne convinte invece di averne uno. Altri sostengono che l’eccessiva attenzione al Punto G, in termini di piacere sessuale femminile, potrebbe far sentire «inadeguati o anormali» tutte quelle donne che hanno problemi a raggiungere l’orgasmo in quella che potrebbe essere una vana ricerca del fantomatico Punto G.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Tumori: IFO, “La medicina è personalizzata se prevede un approccio di sesso e genere”
I tumori oltre a essere differenti tra di loro, possono avere caratteristiche diverse a seconda del sesso, maschio o femmina, e anche del genere, uomo o donna che rappresenta il contesto sociale, culturale ed economico all’interno del quale vivono gli individui. Alla luce delle evidenze scientifiche è quindi fondamentale capire e individuare queste differenze per poter pianificare dei percorsi di diagnosi e terapia mirati
di V.A.
Sesso: giovani confusi, 1 su 2 si informa online, a scuola nascono i “tutor della fertilità”
I giovani italiani sono affamati di informazioni circa la loro sessualità, ma uno su due si affida al web. Lo mostra una ricerca presentata al congresso della SIRU Lazio, nell'ambito del quale è stato lanciato il progetto di Formazione nelle scuole
Sesso e cancro: a Londra la campagna shock per rompere i tabù
“Il cancro non sarà l’ultima cosa che mi fott*rà” (Cancer won’t be the last thing that f*cks me) è il titolo della provocatoria campagna pubblicitaria che sta tappezzando le strade di Londra in questi giorni. L’obiettivo è aiutare le sopravvissute al cancro a sentirsi degne di piacere sessuale
Nella classifica mondiale sulle dimensioni del pene, gli italiani al 19esimo posto. La sessuologa: «Così si alimentano falsi miti»
Non è affatto una cattiva posizione quella raggiunta dall'uomo italiano medio nella classifica mondiale sulle dimensioni del pene. Il nostro paese appare al 19esimo posto ed è il terzo paese europeo per lunghezza dei genitali. Prima degli uomini italiani ci sono gli olandesi e i francesi. A mettere a confronto le dimensioni del pene di quasi 90 paesi di tutto il mondo è stato un gruppo di ricercatori tedeschi su World Data
Dieta: uomini perdono il doppio del grasso rispetto alle donne, ma disparità si annulla dopo i 45 anni
Quando si tratta di perdere peso con la dieta i vincitori nella «battaglia fra sessi» sono gli uomini. Secondo uno studio dell'Università di Edimburgo, infatti, gli uomini perdono il doppio del grasso seguendo una dieta ipocalorica, rispetto invece alle donne. Si tratta di una disparità, tuttavia, che si annulla quando il gentil sesso supera la soglia dei 45 anni d'età, in menopausa
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Gioco patologico, in uno studio la strategia di “autoesclusione fisica”

Il Dipartimento di Scienze cliniche e Medicina traslazionale dell'Università Tor Vergata ha presentato una misura preventiva mirata a proteggere i giocatori a rischio di sviluppare problemi leg...
Salute

Cervello, le emozioni lo ‘accendono’ come il tatto o il movimento. Lo studio

Dagli scienziati dell'università Bicocca di Milano la prima dimostrazione della 'natura corporea' dei sentimenti, i ricercatori: "Le emozioni attivano regioni corticali che tipicamente rispondo...
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...