La Sfilata delle Farfalle è stata organizzata nell’ambito del progetto “Diamo Corpo e Cura all’Immagine”, promosso dall’Associazione L’Arcobaleno della Speranza e realizzato in occasione della Festa della Mamma
Ieri sera hanno sfilato sul tappeto rosso nella Galleria del Policlinico Tor Vergata di Roma 23 Modelle, 2 bimbe e 9 modelli verso il cammino della rinascita: pazienti oncologici e oncoematologici protagonisti della “Sfilata delle Farfalle”, trasformandosi per una sera in magnifiche “farfalle” colorate … “anche noi possiamo volare!”, conclude così, con voce emozionata e felice di esserci riuscita, una donna/paziente.
Una serata, piena di occhi luccicanti ed emozionati, all’insegna della speranza e del sorriso, quindi, con i riflettori puntati su 32 pazienti dell’oncoematologia e dell’oncologia di Tor Vergata, mamme con i loro bambini in braccio, papà e coppie di fidanzati, che, grazie all’aiuto di Valentina Zatti, estetista specializzata nel trucco paramedicale, con un’elevata esperienza nei trattamenti rivolti ai pazienti oncologici, hanno sfilato alla presenza di medici, infermieri, familiari e altri pazienti con i bellissimi abiti firmati Gai Mattiolo, della boutique Ottavina Ottaviani.
Promossa dall’Associazione L’Arcobaleno della Speranza ODV, nell’ambito del progetto “Diamo Corpo e Cura all’Immagine”, la Sfilata delle Farfalle, quest’anno alla sua terza edizione in occasione della Festa della Mamma, ha regalato grandi emozioni con la conduzione del giornalista Tiberio Timperi, dimostrando ancora una volta che l’Ospedale non deve essere considerato solo un luogo di sofferenza, ma anche di solidarietà, condivisione e gioia.
«Grande emozione e partecipazione. Questa indimenticabile serata dimostra come l’ospedale può essere considerato anche come un luogo di vita e che la malattia si affronta e si sconfigge e la Bellezza cura e riconsegna un sorriso a tutti” – dichiara il Direttore Generale del Policlinico Tor Vergata, Giuseppe Quintavalle -. I nostri pazienti ci insegnano oggi quanto sia importante volgere lo sguardo e il cuore verso il bello, come strategia fondamentale per affrontare le sfide più difficili che la vita ci impone. Confermo che l’unica strategia perseguibile è lavorare Insieme: personale sanitario, ricerca, cure adeguate, condivisone di esperienze e supporto delle Associazioni. Sono orgoglioso che ancora una volta il nostro Policlinico ospiti questo importante appuntamento, dopo le misure restrittive imposte dalla pandemia, donandoci un sorriso commosso che ci conforta».
«Una serata davvero emozionante di cui siamo profondamente orgogliosi – dichiara Maria Stella Marchetti, Presidente dell’Associazione “L’ Arcobaleno della Speranza” -. Il nostro progetto “Diamo Corpo e Cura all’Immagine” ha come scopo quello di far capire alle pazienti e ai pazienti che sentirsi “belle e belli” si può nonostante la chemioterapia. Vogliamo sostenerli, ridare loro il sorriso e la fiducia in loro stessi, rafforzando l’autostima necessaria per reagire positivamente alle cure e alle terapie. Se il nostro impegno e la nostra dedizione avranno regalato anche solo attimi di felicità a questi pazienti, vorrà dire che abbiamo realizzato qualcosa di buono».
«Un’iniziativa straordinaria che illumina di speranza la vita dei pazienti oncologici – sottolinea il Prof. Adriano Venditti, Responsabile del Reparto Degenze dell’Ematologia del Policlinico Tor Vergata e Professore Associato di Ematologia presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata – grazie ai progressi della scienza e allo sviluppo di nuovi farmaci, oggi è possibile garantire un significativo miglioramento della qualità di vita a questi pazienti e sentirsi meglio nel proprio corpo è sicuramente un aspetto fondamentale nel percorso di terapia e trattamento nelle persone affette da un tumore».
L’Associazione L’Arcobaleno della Speranza ODV, da anni impegnata a sostegno dei pazienti dell’ematologia, desidera ancora una volta ringraziare per la realizzazione della Sfilata delle Farfalle la boutique Ottavina Ottaviani che ha messo a disposizione per una sera gli abiti dello stilista romano Gai Mattiolo. «E’ stato davvero un onore per me – interviene Gai Mattiolo – far parte di questo progetto. Sapere che i miei abiti possano aver regalato momenti di benessere e felicità alle persone che tutti i giorni combattono contro la malattia è motivo di grande orgoglio per chi come me ama far sentire belle le persone ogni giorno».
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato