Salute 15 Giugno 2018 15:21

Untore HIV Ancona, lo psichiatra: «Forse meccanismo di negazione della malattia, ma non psichiatrizziamo tutto»

Sieropositivo che ha avuto rapporti non protetti con 200 persone è stato arrestato con l’accusa di lesioni gravissime dolose. Bernardo Carpiniello, Presidente della Società Italiana di Psichiatria: «Non mi stupirei se una valutazione clinica rivelasse l’assenza di un disturbo mentale. C’è una cultura anti-medica che si sta diffondendo sempre di più»

Untore HIV Ancona, lo psichiatra: «Forse meccanismo di negazione della malattia, ma non psichiatrizziamo tutto»

È sieropositivo all’Hiv da almeno nove anni, eppure avrebbe avuto rapporti sessuali non protetti con oltre duecento partner occasionali. Per questo Claudio Pinti, autotrasportatore di 36 anni di un piccolo centro dell’hinterland di Ancona, è stato arrestato dalla Squadra Mobile e dal Servizio Centrale Operativo (Sco) della Polizia con l’accusa di lesioni gravissime dolose. È stata la compagna ad averlo denunciato, dopo aver scoperto il contagio e a far scattare le indagini, anche in considerazione dei possibili pericoli per altre potenziali vittime del presunto “untore”, che gli inquirenti stanno ricercando per invitarle a sottoporsi agli accertamenti o alle cure del caso. Lo scorso agosto Pinti aveva perso l’ex compagna stroncata dall’Aids: se dovesse essere confermato che è stato lo stesso Pinti ad averla contagiata, si verificherà la circostanza che potrebbe portare anche a contestare l’ulteriore ipotesi di omicidio volontario.

L’untore rifiuta di riconoscere l’esistenza della patologia e di curarsi. Un comportamento alla base del quale «potrebbero esserci meccanismi di minimizzazione o di negazione della malattia – spiega a Sanità Informazione il Presidente della Società Italiana di Psichiatria Bernardo Carpiniello -. Sono meccanismi di difesa psicologica che poi si associano a razionalizzazioni di tipo pseudoscientifico che servono alla persona ad autoconvincersi che il problema non esiste. Sostanzialmente sono meccanismi che potrebbero scatenarsi in modo automatico, inconscio e inconsapevole di fronte alla paura e all’angoscia di avere una malattia grave».

«È chiaro che questa sia solo una possibile chiave di interpretazione di comportamenti di questo genere. Anche perché – precisa il Presidente – non risulta che questa persona sia affetta da problemi psichiatrici. Sicuramente una valutazione andrà fatta e bisognerà cercare di capire come mai questa persona sia arrivata a tanto, ma non mi stupirei se uscisse fuori che non c’è un vero e proprio disturbo mentale che possa giustificare questo comportamento, anche se è un meccanismo che può destare perplessità».

«Attenzione a non psichiatrizzare qualunque cosa che fugge da spiegazione facile – continua Carpiniello –, che non è necessariamente sinonimo di patologia mentale. Altrimenti finiamo col giustificare qualunque tipo di comportamento diverso da ciò che ci si aspetterebbe da una persona nelle medesime situazioni. Ecco perché noi della Società Italiana di Psichiatria siamo molto prudenti».

«D’altro canto teniamo presente – prosegue – che viviamo in un mondo che nega l’importanza delle vaccinazioni: c’è una cultura anti-medica che si sta diffondendo sempre di più. Siamo ovviamente ad un livello diverso, ma c’è un’ondata di atteggiamenti non razionali che colpisce vasti strati della popolazione».

«Infine sappiamo, anche per esperienza clinica diretta, che la maggior parte dei sieropositivi rispetta delle regole prudenziali e precauzionali per non propagare il contagio; ma la verità è che noi sappiamo poco di come realmente nella vita di ogni giorno le persone prendano le loro scelte quando sanno di essere sieropositivi. Non voglio dire che ci potrebbero essere molte altre persone che si comportano allo stesso modo, però non abbiamo dati per dire con sicurezza che quello dell’untore di Ancora sia un caso isolato», conclude.

LEGGI ANCHE: MA QUANTO SANNO I NOSTRI RAGAZZI SULL’AIDS? L’INDAGINE DI ANLAIDS

Articoli correlati
HIV, focus su aderenza alle terapie e dialogo paziente-medico con “HIV. Parliamone ancora!”
Le terapie oggi disponibili per l’HIV hanno radicalmente trasformato la storia di questa infezione e delle persone che ne sono portatrici
Hiv: donne ancora sottorappresentate negli studi clinici. L’efficacia della terapia B/F/TAF
Nonostante siano più esposte all’infezione e la medicina di genere indichi che le caratteristiche sesso-specifiche giochino un ruolo importante nella gestione della patologia, le donne sono ancora sottorappresentate negli studi clinici sull’HIV. Tuttavia, negli ultimi anni, si stanno conducendo analisi e indagini specifiche sulla popolazione femminile, che confermano l’efficacia terapeutica della combinazione bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide (B/F/TAF) in tutte le fasce di età della vita di una donna
di Marco Landucci
HIV: via a studio su prima “pellicola” vaginale mensile per prevenire i contagi nelle donne
Un nuovo studio, condotto negli Stati Uniti e in Africa Subsahariana, mira a testare la fattibilità e l'accettabilità di un film vaginale progettato per sciogliersi gradualmente in 30 giorni, come possibile metodo di prevenzione dell'HIV per le donne
Malattie mentali: boom delle diagnosi, +30% in Italia
Una policrisi sanitaria, sociale, economica e politica, sta cambiando il nostro modo di vivere, acuendo il disagio psichico: le diagnosi di disturbi mentali sono in continua crescita, con aumenti del 30% soprattutto nelle categorie più fragili e nei più giovani. L'allarme è stato lanciato dalla Società Italiana di Psichiatria in vista della Giornata Mondiale della Salute Mentale che si celebra il 10 ottobre
Aids, ISS e Fondazione The Bridge: «Più servizi di genere a sostegno di chi invecchia con HIV»
HIV Outcomes Italia è un progetto nato a livello europeo nel 2016 per ragionare su una nuova modalità di affrontare i bisogni delle persone sieropositive e migliorarne la vita. Obiettivo individuare nuovi percorsi diagnostici e terapeutici
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...
Advocacy e Associazioni

Cirrosi epatica, i pazienti chiedono meno burocrazia e maggior accesso al teleconsulto

Nella nuova puntata di The Patient Voice, Ivan Gardini (EpaC Ets), Ilenia Malavasi (Affari Sociali) e Francesca Ponziani (Pol. Gemelli)