Lo studio ha analizzato i dati di 3.430 persone, oggi adulte, che sono state coinvolte nella ricerca sin da quando avevano otto anni, compilando annualmente un questionario fino all’età di 19 anni e poi a 28
Che fumare faccia male alla salute è un dato di fatto. Ma prima si comincia e peggiori sono i danni. I ragazzi che iniziano a fumare prima dei 18 anni, infatti, hanno maggiori probabilità di sperimentare sintomi respiratori come tosse, anomalie della respirazione e catarro. Tutti sintomi che, di solito, compaiono prima di compiere 30 anni. Il dato emerge da una ricerca condotta dagli studiosi dell’università di Umeå, in Svezia, presentata al Congresso della European Respiratory Society in corso a Vienna. “Questo studio mostra che non ci vogliono necessariamente decenni per sviluppare sintomi respiratori causati dal fumo. Possiamo già vedere un’associazione significativa già nei giovani adulti”, afferma la coordinatrice della ricerca Linnea Hedman.
Lo studio ha analizzato i dati di 3.430 persone, oggi adulte, che sono state coinvolte nella ricerca sin da quando avevano otto anni, compilando annualmente un questionario fino all’età di 19 anni. Successivamente, hanno compilato un nuovo questionario a 28 anni. Nel complesso, il 22% ha dichiarato di essere stato fumatore quotidiano durante gli anni di scuola. Tra coloro che hanno ammesso di essere fumatori, il 29% ha iniziato a fumare quando aveva 15 anni o meno, il 35% a 16 o 17 anni e il 35% a 18 anni o più. I ricercatori hanno preso in considerazione altri fattori che possono influenzare la salute dei polmoni, come una storia familiare di asma o l’essere cresciuti in una casa dove altri fumavano. Hanno scoperto che fumare più sigarette in generale aumentava il rischio di sintomi respiratori entro i 28 anni, con un “pacchetto al giorno”- ovvero 20 sigarette – che aumentava il rischio di circa il 10% rispetto ai non fumatori. Iniziare a fumare prima dei 18 anni ha aumentato il rischio di sintomi respiratori entro i 28 anni di circa l’80% rispetto ai non fumatori. Nelle persone che hanno iniziato a fumare a 18 anni o più tardi, il rischio era circa il 50% più alto rispetto ai non fumatori. I sintomi respiratori più comuni erano respiro sibilante, catarro e tosse.
“È probabile che l’esposizione al fumo di tabacco in giovane età aumenti il rischio di sintomi respiratori perché i polmoni sono ancora in via di sviluppo e sono più vulnerabili ai danni -, aggiunge Hedman -. Una spiegazione per i nostri risultati potrebbe essere che i bambini e gli adolescenti che hanno iniziato a fumare prima continuano a fumare per un periodo più lungo e quindi soffrono di più sintomi”. Secondo l’Eurostat in in Europa, il 16,7% dei maschi e l’11,2% delle donne di età compresa tra i 15 e i 24 anni, fumano regolarmente. “In tutta l’Europa e nel resto del mondo, c’è ancora un numero significativo di bambini e adolescenti che fumano sigarette – dice Des Cox, membro del comitato dedicato al controllo del tabacco della European Respiratory Society -. Abbiamo bisogno di leggi e supporto per aiutare i bambini e i giovani a evitare di fumare o a smettere”.
La dott. ssa Hedman e i suoi colleghi continueranno a monitorare le persone che prendono parte allo studio. Ora stanno misurando la funzionalità polmonare dei partecipanti per capire come l’esposizione al fumo di tabacco influenzi la loro salute respiratoria a lungo termine.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato