Salute 9 Aprile 2018 16:37

Si vive di più, ma da malati. Silvio Garattini: «Qualità di vita degli anziani italiani è tra le peggiori d’Europa»

«Siamo impreparati alla polimorbidità, bisognerebbe insegnare ‘polipatologia’». Il Direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano dà la sua ricetta per invecchiare bene: «Pochi farmaci, alimentazione moderata e vita sociale»

di Isabella Faggiano
Si vive di più, ma da malati. Silvio Garattini: «Qualità di vita degli anziani italiani è tra le peggiori d’Europa»

Viviamo di più, ma sempre meno in salute: chi nasce in Italia è “condannato” ad un’aspettativa di vita sana tra le più basse d’Europa. Le cause? Ce le spiega Silvio Garattini, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, tra i relatori più eminenti intervenuti al Congresso Nazionale di Medicina e Pseudoscienza Salute ed alimentazione, tra scienza, falsi miti e bufale 2.0.”, promosso ed organizzato dal gruppo C1V a Roma.

LEGGI ANCHE: PIÙ LONGEVE MA MENO IN SALUTE, ECCO L’IDENTIKIT DELLA “GENERAZIONE ARGENTO”

«L’attesa di vita alla nascita – ha detto il Direttore Garattini –  è senz’altro aumentata se si pensa che nel 1900 era di 46 anni e oggi è di quasi 80 anni per il maschio e circa  85 per la femmina. Ma quando diamo questi dati non bisogna dimenticare che, statisticamente parlando, gli ultimi 10 anni della vita non sono di buona qualità. Dal punto di vista qualitativo dell’esistenza l’Italia è la peggiore d’Europa».

Un primato che, di certo, non onora il Belpaese. «È su questo punto – ha aggiunto Garattini – che bisogna intervenire. Questa cattiva qualità di vita è causata da un accumulo di malattie. Mentre prima le patologie erano singole, oggi assistiamo a quella che viene definita la polimorbidità, cioè gli anziani sono affetti da molte malattie contemporaneamente. Una situazione che ci pone dinanzi a nuovi problemi». Difficoltà di fronte alle quali l’Italia appare del tutto impreparata: «Ancora oggi all’università – ha continuato il Direttore dell’Istituto Mario Negri –  non esistono insegnamenti di “polipatologia”. È una delle grandi esigenze del sistema formativo del nostro Paese».

Curare non basta. Come diceva un vecchio detto “prevenire è meglio”. Ne è convinto anche Silvio Garattini: «Oggi  – ha detto – si discute molto di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Questo Servizio è un bene straordinario. E solo le persone anziane ne sono davvero consapevoli. I giovani non hanno vissuto il periodo in cui non era ancora stato istituito e, quindi, non possono fare paragoni. Ma se da un lato il nostro Ssn ha tanti meriti, dall’altro ha anche una grande carenza: non aver capito che bisogna investire risorse in prevenzione, perché solo la prevenzione è in grado di aiutare a dilazionare nel tempo le malattie e, quindi, a diminuire gli interventi di cura». Ma la colpa non è solo delle Istituzioni. La prevenzione non è un compito esclusivo di professionisti della sanità o della classe dirigente: «Questa prevenzione – ha sottolineato Garattini – richiede la partecipazione di tutti».

E allora, anche i singoli individui devono fare la propria parte, magari cominciando a seguire proprio i suggerimenti del maestro. Silvio Garattini – classe 1928, scienziato, ricercatore, medico e docente nel pieno della sua attività –  non è solo uno dei massimi esperti in materia, ma anche un esempio in carne ed ossa di “sano invecchiamento”. «I miei consigli per una vecchiaia in salute? Prendere il minor numero di farmaci possibili, non assumere inutili integratori, non fumare, non eccedere con l’alcol, avere un’alimentazione varia e, soprattutto, moderata. Ancora, fare esercizio, non solo fisico, ma anche intellettuale, e dormire: una quantità giusta di sonno permette di riabilitare la nostra attività. E poi – ha concluso – avere relazioni con gli altri. La vita sociale aiuta a vivere meglio e più a lungo. Agendo seguendo questi principi seguiremo il nostro interesse e quello della nostra salute». Parola di Garattini.

 

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK <— CLICCA QUI

 

Articoli correlati
Tre tazze di tè al giorno allungano la vita
L'elisir di lunga vita esiste e si cela dentro tre tazze di tè al giorno. A dimostrarlo è uno studio condotto dalla Sichuan University di Chengdu, in Cina, e pubblicato sulla rivista The Lancet Regional Health – Western Pacific. I ricercatori hanno esaminato i dati di quasi 14.000 volontari britannici e cinesi e hanno rilevato che tre tazze di tè al giorno potrebbero rallentare l’invecchiamento biologico, grazie all'azione di diversi potenti composti
Sla: studio italiano scopre causa comune con invecchiamento, aperta strada a nuove terapie
L'invecchiamento e le malattie neurodegenerative, come la SLA, hanno una base molecolare comune. A individuarla è uno studio italiano co-coordinato dalle università di Cagliari e Sapienza di Roma e pubblicato su Cell Death and Discovery
di V.A.
In Giappone 1 persona su 10 ha più di 80 anni di età, Italia secondo paese più vecchio
Per la prima volta in assoluto, più di una persona su 10 in Giappone ha ormai 80 anni o più. I dati nazionali mostrano anche che il 29,1% dei 125 milioni di abitanti ha 65 anni o più: un record
Il fumo accelera l’invecchiamento, ma smettere può invertire il processo
Che il fumo abbia molteplici effetti negativi sulla salute è noto ormai da tempo. Ma ora uno studio della Hangzhou Normal University, in Cina, ha trovato le prove di un legame tra il fumo e l'invecchiamento accelerato. I risultati sono stati presentati in occasione del congresso della Società Respiratoria Europea
Taurina degli “energy drink” allunga la vita? Il geriatra: «Risultati interessanti, ma necessari studi più ampi»
Si chiama taurina ed è una sostanza contenuta in moltissime bevande energetiche. A lungo osservata con sospetto, ora un gruppo di ricercatori della Columbia University di New York ha scoperto che sarebbe in grado di rallentare il processo di invecchiamento e promuovere una longevità sana. Lo studio, pubblicato su Science, è stato condotto su topi e scimmie. «Non escludo che gli stessi risultati potrebbero valere anche per gli esseri umani, ma sono necessari studi più ampi e approfonditi», commenta a Sanità Informazione Andrea Ungar, professore ordinario di Geriatria all'Università di Firenze e presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg)
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...