Salute 1 Giugno 2022 18:02

Sindrome di Beckwith-Wiedemann, al via primo congresso internazionale

Famiglie e medici da tutto il mondo saranno a Cervia, dal 2 al 5 giugno, per confrontarsi sulla sindrome di Beckwith-Wiedemann (Bws), una malattia genetica rara che colpisce un bambino ogni 10 mila. Si tratta, in assoluto, del primo congresso internazionale dedicato a questa condizione

Sindrome di Beckwith-Wiedemann, al via primo congresso internazionale

È una malattia genetica rarissima che, in Italia, colpisce ogni anno tra i 35 e 40 neonati. Si tratta della sindrome di Beckwith-Wiedemann, una patologia che può manifestarsi con molteplici sintomi, ma che predispone tutti i bambini che ne soffrono ad una maggior rischio di sviluppare tumori a carico degli organi interni, in particolare reni e fegato. Le sue principali manifestazioni sono l’iperaccrescimento (tra il 45 e il 65% delle diagnosi), la macroglossia, che è l’ipertrofia della lingua (90%), e l’emipertrofia, ovvero una o più parti del corpo più grandi rispetto alle loro speculari (30%). Non esiste una cura farmacologica.

Il congresso internazionale

Dal 2 al 5 giugno, famiglie e medici di tutto il mondo si riuniranno a Cervia in occasione del primo Congresso internazionale dedicato a questa condizione. Le iscrizioni sono pervenute da12 paesi, compresi Giappone e Australia, e gli incontri saranno tenuti dai massimi esperti mondiali della materia. «Il congresso internazionale è un momento molto importante – spiega Guido Cocchi, presidente del comitato scientifico di Aibws, pediatra-neonatologo e docente dell’Università di Bologna) – che arriva a quattro anni dalla Dichiarazione di Consenso Internazionale, ovvero la stesura delle linee guida sulla Bws. Oggi possiamo stimare, sulla base del difetto genetico molecolare, con sempre maggior accuratezza il rischio oncologico e individuare le principali complicanze: si possono pertanto proporre alle famiglie percorsi più aderenti alle loro necessità. Per riuscirci è indispensabile per noi medici fare rete con le associazioni e le famiglie».

La voce dei pazienti

È una straordinaria opportunità per il mondo dei pazienti. «Possiamo fare il punto con i principali esperti delle varie specialità – sottolinea Daniela Valle, presidente di Aibws e mamma di Luca -. È importante diffondere la consapevolezza della sindrome, anche tra i professionisti, compreso l’aspetto psicologico derivante da ospedalizzazioni e controlli. Ci sono poi nuovi ambiti per la ricerca, per esempio gli effetti sugli adulti, di cui sappiamo pochissimo. Rivederci in presenza è importantissimo, quasi un bisogno fisico: si crea un legame affettivo forte. E la partecipazione è buona anche dall’estero».

La ricerca

Il 2 giugno saranno premiati tre giovani ricercatori che hanno studiato gli effetti della Bws: per l’ortopedia Lorenzo Marcucci dell’ospedale di Verona, per la genetica Pierpaola Tannorella dell’istituto Auxologico di Milano e per la logopedia Martina Zanetti della Smile House presso l’ospedale San Paolo di Milano.

Nella sua tesi di laurea, Martina Zanetti ha validato la versione italiana di un questionario per la valutazione delle abilità relative all’alimentazione e alla deglutizione dei bimbi con Bws, dai 6 mesi ai 6 anni. «In Italia attualmente non esiste uno strumento simile. Si compila in 5 minuti ed è basato sull’osservazione dei genitori – spiega la ricercatrice -. Sfatiamo la convinzione che nel mio lavoro ci si occupi solo di chi ha la “erre” moscia. Lo sviluppo di tutte le abilità orali è ugualmente importante, sia per quanto concerne la parola che l’alimentazione-deglutizione». Nei casi più gravi, è possibile intervenire chirurgicamente. Ma per la maggior parte non è necessario: «Il monitoraggio attivato dal questionario che ho validato per questa popolazione permette di osservare la naturale evoluzione delle abilità che coinvolgono la zona orale, dando ragione all’approccio del centro di Milano caratterizzato dal “wait and see”», aggiunge Zanetti.

L’unione fa la forza

Il primo Congresso internazionale è stato reso possibile dalla forte unione tra tutti coloro che convivono con questa sindrome. «Siamo come un’unica famiglia, non solo in Italia – sottolinea Monica Bertoletti, amministratrice dell’associazione e mamma di Martina -. Il congresso sarà fondamentale per creare una rete internazionale, scientifica e non solo. Per quanto riguarda la ricerca, possiamo aumentare quantità e qualità dei dati. Per i genitori, invece è importante condividere la propria quotidianità. Insieme, insomma, possiamo fare tanto».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Dai pediatri della SIPPS consigli per vacanze sulla neve “a prova di bambino”
In vista delle festività del Natale, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ha diffuso una serie di indicazioni utili rivolte ai genitori per vacanze in montagna sicure
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Virus respiratorio sinciziale, con anticorpo monoclonale alla nascita -70% di ricoveri
La somministrazione alla nascita di un farmaco contenente anticorpi contro il virus respiratorio sinciziale ha ridotto di circa il 70% i ricoveri nei bambini con meno di 6 mesi, in Lussemburgo, dove è stato introdotto questo programma di immunizzazione. Questi sono i dati che emergono da un'analisi coordinata dal ministero della Salute lussemburghese, i cui risultati sono stati pubblicati su Eurosurveillance
Diabete di tipo 1, se compare in bimbi under 10 ruba 16 anni di vita
L'Italia è il primo paese al mondo ad aver istituito uno screening del diabete di tipo 1 che come prima e importante conseguenza positiva consentirà di prevenire la chetoacidosi. Oggi infatti il 40% delle diagnosi di diabete di tipo 1 avviene in ritardo a seguito di un esordio drammatico, Senza contare che, quando la malattia ha un esordio precoce, prima dei 10 anni di età, si possono arrivare a perdere ben 16 anni di aspettativa di vita. Questi sono i messaggi lanciati da Valentino Cherubini, presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) che lancia un appello in occasione della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra domani
di V.A.
Allarme antibiotico-resistenza, molti farmaci non funzionano più contro comuni infezioni infantili
Uno studio dell'Università di Sidney ha concluso che molti farmaci per il trattamento di infezioni comuni nei bambini e nei neonati non sono più efficaci in gran parte del mondo.L'allarme è stato lanciato sulla rivista The Lancet Regional Health Southeast Asia
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...