Salute 2 Febbraio 2021 15:07

«Sistema ha retto ma norme troppo complicate. Ora trasparenza sui vaccini». Diritti e pandemia sotto la lente del Consiglio di Stato

Il Presidente della suprema magistratura amministrativa Filippo Patroni Griffi ha rilevato l’assenza di collaborazione tra Stato e Regioni e ha sottolineato come le informazioni sulla pandemia siano state a volte ‘opache’

«Sistema ha retto ma norme troppo complicate. Ora trasparenza sui vaccini». Diritti e pandemia sotto la lente del Consiglio di Stato

«Il nostro sistema costituzionale ha dimostrato capacità di adattamento, rimanendo fedele alle premesse dello Stato di diritto senza snaturarsi e senza rotture dei paradigmi consolidati», ma ci sono state delle «problematicità». Il Presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi, nella relazione annuale sulle attività della suprema magistratura amministrativa che ha sede a Palazzo Spada, non ha rinunciato a segnalare le criticità che il sistema dei diritti, pur reggendo, ha subito durante l’emergenza pandemia. Diritti che spesso si sono intrecciati con la tutela della salute e le determinazioni della scienza nella difficile ricerca di un equilibrio a cui ha sempre mirato l’attività del Consiglio di Stato. Tra i punti più delicati il rapporto tra Stato e Regioni e il “profluvio” normativo che ha caratterizzato gli ultimi mesi.

«Si è assistito – ha spiegato Patroni Griffi – all’assenza di una tempestiva ed effettiva cooperazione tra Stato e Regioni nella determinazione degli interventi da porre in essere, sintomo delle criticità della riforma costituzionale del 2001 nella gestione di situazioni di rilevanza nazionale, dall’altro una certa ritrosia dello Stato nell’esercitare funzioni di sua sicura competenza esclusiva e nell’azione del potere sostitutivo».

Tra le problematicità anche l’incertezza del quadro normativo, «eccessivamente frammentato e in taluni casi tanto complicato da rendersi difficilmente comprensibile da parte dei cittadini». Delicato poi il rapporto tra scienza e diritto: «Il delicato equilibrio tra scienza e diritto non può condurre a una sorta di insindacabilità di  decisioni scientifiche, comunque assoggettate alla verifica anche delle condizioni poste dalla legge: affinché la discrezionalità tecnica ‘non trasmodi in arbitrio specialistico’».

Non positiva anche la gestione dell’informazione sull’epidemia: «Una qualche criticità nella diffusione dei dati e delle informazioni sull’epidemia, così da renderne difficile prima la consapevolezza e poi il controllo sociale. La comunicazione di dati e delle informazioni sulla pandemia, poi, non sempre è stata impeccabile e tempestiva: opacità, incertezze e cambi repentini ne hanno talvolta minato l’efficacia».

Patroni Griffi ha poi rivendicato il ruolo del sistema amministrativo che sarà uno «snodo cruciale della ricostruzione» ma ha bacchettato l’esecutivo: «L’incertezza nelle scelte politiche non può essere scaricata sull’amministrazione e sulla giurisdizione, l’inefficienza della macchina burocratica e l’illegittimo esercizio del potere pubblico non possono essere tollerati nemmeno in situazioni emergenziali».

Nonostante le difficoltà legate al Covid la giustizia amministrativa non è andata in lockdown. Anzi, le pendenze sono state smaltite più velocemente: nel periodo che va dal primo marzo 2020 al 31 dicembre 2020 la giustizia amministrativa ha smaltito, in entrambi i gradi, più di quanto abbia incamerato: 47.869 procedimenti definiti in primo grado (a fronte dei 34.895 incamerati) e 11.078 in secondo grado (a fronte dei 9.135 incamerati).

Tante le questioni di tutela della salute su cui è intervenuto il Consiglio di Stato: «Si è addivenuti in breve tempo a una sentenza definitiva in doppio grado su questioni rilevanti come accordi tra fondazioni IRCSS e società private per la validazione di test sierologici e molecolari per la diagnosi di SARS-CoV-2. Così come sulle visite domiciliari dei medici di medicina generale ai pazienti Covid. È poi il decreto del presidente della III Sezione in forza dei quali sono stati resi conoscibili, tramite accesso civico, i pareri adottati dal Comitato tecnico scientifico».

«Sarebbe auspicabile – ha aggiunto il Presidente del Consiglio di Stato – che analoga trasparenza venisse assicurata nella gestione dei vaccini».

Tante le citazioni, ben due tratte da ‘La peste’ di Albert Camus, in una relazione letta davanti al Capo dello Stato Sergio Mattarella. Assente invece il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sostituito dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Nel post pandemia raddoppiati i casi di «cecità funzionale» correlati ad ansia e disagio psicologico
Secondo un’analisi dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, il problema, noto come «perdita visiva o cecità funzionale», ha subito un aumento significativo nel periodo successivo alla pandemia. L’ipotesi degli esperti è che il disturbo, essendo di natura psico-somatica, sia cresciuto a causa degli effetti della pandemia sul benessere psicologico della popolazione, soprattutto bambini e adolescenti
Dall’inizio della pandemia +25% della spesa per i servizi di salute mentale rivolti ai giovani
La spesa per i servizi di salute mentale per bambini e adolescenti è aumentata di oltre un quarto dall’inizio della pandemia. L’uso della telemedicina, invece, si è stabilizzato. Questo è quanto emerso da un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open
Covid: efficacia del vaccino sottovalutata, studio rivela «falla» in trial clinici
L'efficacia del vaccino anti-Covid potrebbe esser stata sottovalutata. A fare luce su una nuova «falla» è stato uno studio condotto da un team di scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dell’Università di Salerno
Aviaria: nuova variante del virus più vicina all’uomo, timori per possibile pandemia
Un sottotipo del virus dell'influenza aviaria, endemico negli allevamenti di pollame in Cina, sta subendo cambiamenti mutazionali che potrebbero aumentare il rischio di trasmissione della malattia agli esseri umani. E' l'avvertimento lanciato da un gruppo di ricercatori cinesi e britannici in uno studio pubblicato sulla rivista Cell
Covid, Oms Europa: sono 36 milioni i cittadini con Long Covid, continuare con vaccini
La pandemia è stata ufficialmente dichiarata conclusa, ma ancora oggi ci sono ben mille morti a settimana in Europa. Nel frattempo, sale anche il conteggio delle vittime del Long Covid, la sindrome post-infezione, che in 3 anni è arrivata a colpire 36 milioni di persone, sempre in Europa, 1 persona su 30. Questi sono alcuni dei dati presentati questa mattina da Hans Kluge, direttore dell'Ufficio regionale europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms)
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...